Cultura

L’intercultura: dalle istituzioni un accordo per Bari

Antonella Ardito
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Bari centro dell’intercultura grazie alla sinergia tra Regione, Comune e Ufficio regionale scolastico.

Nell’Accordo siglato ieri dagli Assessori alle Politiche Sociali Gentile e Martino e dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale Giuseppe Fiori, c’è la volontà di dotare Bari dal prossimo gennaio di questo strumento già avviato a Foggia e che vedrà la luce anche ad Altamura e Lecce, perchè in queste quattro città è forte la presenza di immigrati stranieri.: a Bari, per esempio,  in cinque anni le presenze sono praticamente raddopiate.

Il centro
, come dichiarato dalla professoressa Goffredo, rappresentante dell’Ufficio scolastico Regionale, avrà una valenza importante nel permettere ai cittadini baresi che interagiscono ogni giorno con gli stranieri di capire le loro esigenze per trovare un punto di incontro comune: quindi non solo un luogo fisico dove gli immigrati possano solo riunirsi e stare insieme, ma un luogo aperto, dove confrontarsi e un centro in grado di monitorare le presenze e mappare i bisogni emergenti.

Questo centro inizialmente avrà la sua sede presso Abusuan nel Borgo Antico, pioniere dell’Intercultura da 15 anni a Bari e vedrà un coinvolgimento di tre istituti superiori della città, Santarella, Romanazzi e De Lilla, in grado di offrire servizi di front office, di analizzare le leggi correlate all’immigrazione e di portare avanti progetti e iniziative interculturali.

Questo progetto verrà finanziato dai tre enti coinvolti: la regione contribuirà con 65.000 euro, il Comune con 13.000 e l’Ufficio Regionale con 23.700.

Per una sede stabile si spera in un immobile, magari come dichiarato congiuntamente dagli assessori Gentile e Martino, confiscato alla criminalità organizzata.
 

martedì 6 Dicembre 2005

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