Cultura

La Bellezza: scoprirsi dentro e fuori al Kismet di Bari

Antonella Ardito
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La Bellezza, niente di meglio che questo spettacolo per rappresentare il corpo e la parola, come da cartellone per questa stagione 2005/2006 del teatro Kismet OperA.

Opificio di sperimentazione sospeso tra fabbrica e campagna, che sabato e domenica ha portato in scena lo spettacolo del napoletano Davide Iodice e dei bravissimi attori della compagnia toscana Libera mente.

Ragazzi preparatissimi anche fisicamente che vestiti di bianco, come tanti malati in pigiama attendono una guarigione dalla bruttezza del mondo fuori: c’è una quarta parete bianca che sale e che scende, a volte lenta a volte di scatto, spaventosamente, due dimensioni staccate ma anche sovrapposte, un muro che gli attori travalicano per dar vita ad un intervallo con corpo di uomo e testa di pecora ma anche per dar vita ad icone della bellezza come Marylin Monroe o la Gioconda.

Icone che si pongono nello spazio dello spettatore e che verranno spogliate e denudate, segno della falsità del mondo che ci circonda e che si riveleranno brutte, bruttissime.

Dov’è il bello? Dentro di noi o fuori, è presente o passato? Quel che traspare dal manto bianco dello schermo-sipario è l’attesa infinita dell’essere umano nello scoprire dov’è questa verità. Siamo uomini o ominidi? Allora cosa fare, tornare allo stato di natura?

Per esplorare questo limbo Iodice riprendende temi e parole di Pasolini  e Bukowski e altri autori come Auden e Maraini, e miscelando temi musicali dal Requiem di Mozart alle ballate di paese fino ai rumori di città e dei proclami radio televisivi, crea concitazione, ansia, paura e ironico sarcasmo.

Uno spettacolo che chiama a guardarsi dentro ma che non può dare risposte certe ma…ma, resta la questione della lunga attesa dell’umanità nel comprendere cos’è veramente La Bellezza nel mondo di oggi.

Oggi alle 21 è in programma al Kismet l’ultimo spettacolo de Il Deficiente, Premio Scenario 2005 degli autori tarantini Gianfranco Berardi e Gaetano, andato già in scena domenica e lunedì.

Un appuntamento da non perdere nel segno del Corpo e della Parola.

martedì 22 Novembre 2005

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