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Albatros Progetto Paolo Pinto, un’iniziativa speciale per ricordare il grande campione barese

Danilo Calabrese
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Presentato ieri nella sala stampa delle Piscine Comunali di Bari il progetto "Emozioni Subacquee", promosso dalla associazione onlus "Albatros progetto Paolo Pinto", che è stato campione mondiale di gran fondo e autore di lunghe traversate in mare aperto.

L’iniziativa, che ha come testimonial due sportivi come l’arbitro di calcio Gianluca Paparesta e il portiere del "settebello" Francesco Attolico, è nata da un’idea della moglie del nuotatore barese scomparso, che nel suo ultimo anno di vita a causa di un tumore perse  progressivamente la vista.

Infatti, i soggetti, cui il progetto è finalizzato, sono quattro persone non vedenti (tre uomini e una donna), che si misureranno in un corso per sommozzatori nel mese di gennaio 2006.

Il corso è curato dalla F.I.P.S.A.S., federazione italiana della pesca sportiva e attività subacquee, con l’ausilio del Club Sommozzatori di Bari e della sezione sommozzatori dei Carabinieri.

L’iniziativa ha ricevuto il plauso e l’appoggio del Maggiore dei Nucleo Sommozzatori dei Carabinieri di Bari, Salvo Galliano e dei rappresentanti dell’Unione Ciechi, del Comitato Provinciale paraolimpico e del Coni regionale e provinciale.

Il programma prevede 18 ore di teoria di base, durante le quali i corsisti dovranno imparare tramite una didattica specifica i principi necessari della vita sottomarina, 36 ore di pratica in un bacino delimitato, ovvero nelle piscine comunali di Bari, e un numero variabile di ore dedicate alle immersioni in acqua libera.

Scopo del progetto, come ha spiegato il responsabile e istruttore della F.I.P.S.A.S., Manrico Volpi, è "far conoscere il più possibile ai soggetti svantaggiati l’ambiente subacqueo per imparare anche a rispettarlo e preservarlo".
Inoltre, questo tipo di attività permette di "sperimentare l’aspetto tridimensionale del movimento motorio, data la possibilità di effettuare movimenti pur rimanendo nello stesso posto".

Il metodo di insegnamento si baserà sull’apprendimento emulativo: l’istruttore mostrerà l’esecuzione e l’allievo dovrà ripeterla.
Durante le ore di teoria verranno utilizzate delle alghe essiccate per preparare i quattro non vedenti a riconoscerle in un secondo momento sui fondali marini.

Avverranno in coppia (istruttore e allievo) le immersioni, durante le quali i due, per comunicare tra loro, adopereranno il sistema "Radder". E’ un contatto "mano con mano", caratterizzato da un insieme di segni identificabili attraverso il tocco delle mani dei due sommozzatori.

E’ la prima volta che un’iniziativa di questo genere viene attuata nel sud Italia: alla fine della presentazione è stato proiettato un video girato all’Isola d’Elba dove questo progetto è stato già attuato con successo dall’istruttore federale Manrico Volpi.

mercoledì 9 Novembre 2005

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