Cronaca

La Magistratura tunisina risponde dopo il disastro dell’Atr 72

Danilo Calabrese
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Dopo diverse sollecitazioni, la magistratura tunisina ha risposto alla rogatoria internazionale trasmessale dal pm della Procura presso il Tribunale di Bari, Giuseppe Scelsi.

La richiesta del magistrato partì immediatamente dopo il disastro aereo dell’Atr 72, avvenuto il 6 agosto scorso a largo delle coste di Palermo. Ieri finalmente il giudice istruttore tunisino, Mohamed Kammoun, ha comunicato all’ufficio del pm italiano di aver inoltrato le risposte dieci giorni fa. Il tutto dovrebbe, quindi, giungere a breve in Italia.
  
L’attenzione di Scelsi è concentrata essenzialmente sull’accertamento della qualità e della quantità del combustibile imbarcato a Tunisi e diretto a Bari.
Infatti, questo punto è diventato una questione rilevante per il prosieguo delle indagini, proprio in virtù della notizia riguardante la mancanza di carburante quale possibile causa dello sciagurato ammaraggio, che costò la vita a 16 persone, tra cui sei baresi.

Nella rogatoria è stata anche richiesta l’acquisizione di atti inerenti alla manutenzione del mezzo della compagnia aerea Tuninter, ad eventuali riparazioni o anomalie, nonché alla prassi seguita al momento del rifornimento di carburante, realizzato nella capitale tunisina.

mercoledì 5 Ottobre 2005

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