Cambio di guardia in Questura: dopo tre anni e mezzo di mandato a Bari, il questore Giuseppe Zannini Quirini si trasferisce a Roma dove ricoprirà l’importante carica di dirigente dell’Ufficio Interregionale del Lazio, Sardegna e Abruzzo. Al suo posto arriverà la prossima settimana Francesco Gratteri, ex direttore dello Sco e fino ad oggi capo dell’Antiterrorismo. "Considero il dottor Gratteri un amico – dice del suo collega Zannini Quirini- e nel contempo uno dei migliori poliziotti in circolazione. Sono sicuro che otterrà dei risultati importanti".
Positivo il bilancio di questi tre anni e mezzo di servizio a Bari: "Lascio una città più sicura dove il numero degli scippi, delle rapine, dei furti è sensibilmente diminuito, ma anche quello dei delitti di malavita, degli agguati, degli omicidi. Abbiamo fatto un buon lavoro, lo dicono le statistiche, lo dicono i numeri". Ed effettivamente è stato sotto il comando di Zannini Quirini che sono state portate a termine alcune delle operazioni più difficili degli ultimi anni: dal caso Fazio al caso Marchitelli, dal ritorno in carcere di Savino Parisi a quello di Antonio Capriati. Non solo. Il suo nome resta legato anche all’ordine pubblico assicurato in occasione della visita a Bari del Presidente della Repubblica, del Presidente el Consiglio, di Papa Benedetto XVI.
"Bari non è una città di mafia -è il suo giudizio- ma è necessario che tutte le istituzioni si sentano coinvolte: le forze di polizia da sole possono fare poco. Anche i cittadini non possono chiudersi in se stessi, non possono venir meno a quello che è un loro preciso dovere: collaborare".