Uno sportello per gli immigrati che si occupa di pratiche di ricongiungimento familiare e di autorizzazioni al lavoro per particolari professionalità come gli infermieri: a Bari esiste e si chiama Sportello Unico per l’immigrazione. E’ stato attivato già da tempo per gestire l’emergenza immigrati degli ultimi due anni, ma adesso è insediato in maniera permanente. Lo ha annunciato il prefetto Tommaso Blonda nel corso di una conferenza stampa, cui ha preso parte anche la direttrice dello sportello, nonchè capo della direzione provinciale del lavoro Ester Tosches.
Dal 25 febbraio ad oggi gli uffici della prefettura hanno acquisito 306 pratiche di ricongiungimento (i tecnici dello sportello contano di arrivare a 800 entro fine anno). Sono stati firmati 105 decreti di "nulla osta" al ricongiungimento e altri 28 saranno sottoscritti presto. Per 73 pratiche la Prefettura sta ancora espletando l’istruttoria, 72 richiedenti saranno convocati per produrre la documentazione necessaria, mentre si stanno vagliando altre 28 istanze. Fin’ora, nessun provvedimento negativo. Poche le autorizzazioni al lavoro: soltanto 4.
"Quello che manca al nuovo ufficio prefettizio è l’aiuto di un mediatore interculturale, che in effetti non è previsto: mancanza di fondi" denuncia il Prefetto.
Qualcosa però, evidentemente, comincia a muoversi.