Attualità

Progetto WELCOME: Mediazione culturale e buone prassi in Puglia

Ilaria Trabace
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Nei servizi pubblici esiste parità di accesso tra cittadini italiani e stranieri? Ostacoli di natura burocratica, amministrativa e culturale spesso intralciano questa parità, che di fatto esiste solo sulla carta. Se ne è discusso oggi nell’Auditorium diocesano Vallisa a Bari vecchia, in occasione del seminario Mediazione culturale e buone prassi in Puglia. L’analisi dei risultati del progetto Welcome e la costruzione di nuove politiche sociali, incontro-dibattito che ha concluso i 20 mesi di attività del progetto.

WELCOME  è nato nell’ottobre 2003 ed è stato finanziato dal Ministero del Lavoro, a titolarità del Ministero dell’Interno e in collaborazione con la Regione Puglia. Introdurre i cittadini stranieri alla comprensione delle regole e delle procedure di accesso ai servizi pubblici, favorire l’interazione più efficace e immediata tra immigrati e istituzioni, realizzare le condizioni migliori per garantire agli stranieri autonomia nell’accesso alle procedure: questi gli obiettivi principali che il progetto, attraverso l’importante figura del "mediatore culturale", ha perseguito sui territori di Bari, Foggia e Lecce.

Tre gli ambiti di applicazione: istruzione, lavoro e sanità. La  scuola rappresenta per i cittadini stranieri un’insostituibile occasione di incontro, realizzazione personale e riscatto sociale. Ma spesso è proprio a scuola che i minori immigrati sperimentano atteggiamenti discriminatori: il mediatore culturale del progetto Welcome ha svolto un ruolo strategico di collegamento tra gli studenti stranieri e gli operatori scolastici, raccogliendo bisogni e favorendo la piena partecipazione alla vita della comunità scolastica.

Meno della metà degli stranieri residenti in Puglia e aventi diritto all’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale, ne ha usufruito: è la prova inequivocabile della distanza tra SSN e cittadini immigrati. I mediatori culturali del settore sanità hanno lavorato su un duplice fronte: da un lato hanno cercato di informare dei loro diritti in materia sanitaria i cittadini stranieri, raccogliendo bisogni e offrendo assistenza e accompagnamento ai servizi; dall’altro hanno coinvolto direttamente le ASL, evidenziando carenze organizzative e strutturali.

Il settore lavoro, particolarmente delicato in quanto ad esso sono connesse altre problematiche quali lo sfruttamento, il sommerso e il permesso di soggiorno, costituisce un canale privilegiato per l’affermazione dell’identità e il riscatto sociale. In quest’ambito la mediazione culturale è particolarmente necessaria per assicurare pari diritti per le minoranze, garantire pari condizioni di accesso e favorire lo scambio interculturale.

A Bari, gli sportelli di consulenza, orientamento e assistenza alle persone immigrate e agli operatori delle Pubbliche Amministrazioni sono:

– SETTORE ISTRUZIONE

URS Ufficio II
c/o CSA Via Re David, 178
Tel. 080.5477240 – fax 080.5423400

Osservatorio Movimenti Migratori
c/o Hotel delle Nazioni
Lungomare Nazario Sauro, 7
Tel. 080.5541220 – Fax 080.5535637

Mediatori: Karim Bourni – Sonia Sgrosso

– SETTORE LAVORO

CGIL – IMMIGRATI
Via Ettore Fieramosca, 70
Tel. 080.5722349

CPI Bari
Via Devitofrancesco, 12
Tel. 080.5576856-5573659 – Fax 080.5424426

Mediatori: Fatime Sulaj – Laila Larhrissi

– SETTORE SANITA’

ASL Ba/4
c/o URP Distretto n°2
Via Fani, 25
Tel. 080.5844001 – Fax 080.5844047

Mediatori: Erminia Rizzi – Themi Doraci

lunedì 27 Giugno 2005

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