Cronaca

Gli scavi di C.so V. Emanuele trasformati in discarica

La Redazione
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Si scava per la fogna e si trovano le antiche mura della città. E’ passato più di un anno da quando in Corso Vittorio Emanuele, tra Via Melo e via Sparano, si aprì un cantiere per il rifacimento della rete fognaria e la conseguente ripavimentazione del marciapiede. Ma, scavando, vennero fuori le mura medievali della città e dunque i lavori furono sospesi. Nel frattempo però l’area archeologica, se così si può chiamare, si è trasformata in una discarica a cielo aperto, un pò per colpa dei baresi (che hanno preso per pattumiera i ruderi merdievali), un pò per colpa della fogna (che ha continue perdite). E a Palazzo di città non si sa che pesci prendere: c’è stato addirittura chi ha proposto l’abbattimento delle aiuole di corso Vittorio Emanuele, ma alla fine tutto è rimasto fermo.

Massimo Posca, consigliere comunale e presidente dei Mercanti del Borgo antico, le ha tentate tutte: ha scritto al sindaco, all’assessore all’ambiente e a quello ai lavori pubblici; alla soprintendenza alle belle arti,  all’Ufficio igiene della Asl di Bari 4 e ai Nas, il nucleo antisofisticazione dei carabinieri. "Questi scavi sono una violazione della tutela della salute pubblica – ha dichiarato -. La puzza è terribile e costante, soprattutto dopo che hanno ricoperto tutto con il cellophane che favorisce la fermentazione. Capisco che i lavori si sono interrotti per il ritrovamento di importanti reperti archeologici, ma ormai gli scavi sono solo un covo di insetti, zanzare, scarafaggi e topi".

mercoledì 22 Giugno 2005

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