Nell’immaginario collettivo dei baresi l’8 maggio richiama, con una sorta di automatico processo mentale, San Nicola e il mare. Per essere più precisi San Nicola in mare.
Ieri, infatti, seconda giornata del "triduo" nicolaiano, si rievocava la sosta delle caracche nel porticciolo di San Giorgio per rendere omaggio alle reliquie del Santo trasportate da Myra.
Frotte di pellegrini erano accalcate in prossimità del Molo S. Antonio per salire sulle barche messe a disposizione dai pescatori. Tutti accomunati dal desiderio di rivolgere una preghiera al patrono di Bari. Imponente ed elegante nel suo abito nuovo, ha richiamato a sè persone di ogni età: anziani, adulti, fanciulle (desiderose forse di fiori d’arancio!?), ma anche i più piccoli.
Religiosità, tradizione, ma anche più semplicemente curiosità ciò che ha spinto baresi e non ad osservare questo rito, talora avvertito come un’usanza da rispettare.
Complice il bel tempo che invitava a "prendere il largo".