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Aree incendiate, aggiornato l’elenco

La Redazione
Sarà sottoposto al Comunsiglio comunale. Tedesco: «Strumento fondamentale per la tutela del territorio»
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Il Consiglio comunale sarà chiamato a deliberare sull'elenco delle aree teatro di incendi. La delibera da sottoporre alla massima assise cittadina è stata discussa oggi in una riunione di giunta su proposta dell’assessore all’Urbanistica, Carla Tedesco.

La materia è regolata dall’articolo 10 della “Legge Quadro in materia di incendi boschivi” (legge 21 novembre 2000 numero 353), emanata in conseguenza del ripetersi di gravi incendi sul patrimonio boschivo nazionale.

La delibera aggiorna i precedenti elenchi, relativi agli anni 2000-2010 con i dati degli anni 2011-2012-2013, disponendo di apporre sulle aree in questione i vincoli previsti dalla legge.

I boschi e i pascoli percorsi dal fuoco non possono avere una destinazione diversa da quella preesistente all’incendio per almeno quindici anni. "È comunque consentita – riporta il testo – la costruzione di opere pubbliche necessarie alla salvaguardia della pubblica incolumità e dell’ambiente. In tutti gli atti di compravendita di aree e immobili situati nelle predette zone, stipulati entro quindici anni dagli eventi previsti dal presente comma, deve essere espressamente richiamato il vincolo di cui al primo periodo, pena la nullità dell’atto”.

Scende a dieci anni, invece, il periodo di tempo in cui è vietata “la realizzazione di edifici nonché di strutture e infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili ed attività produttive, fatti salvi i casi in cui per detta realizzazione sia stata già rilasciata, in data precedente l’incendio e sulla base degli strumenti urbanistici vigenti a tale data". Vietati per dieci anni, sui terreni dei boschi percorsi dal fuoco, il pascolo e la caccia. Le legge regola anche le attività di rimboschimento e ingegneria ambientale.

«La delibera portata oggi all’attenzione della giunta comunale, in applicazione di quanto previsto dalla legge – commenta la Tedesco – costituisce uno strumento fondamentale per la tutela del territorio in quanto consente di contrastare gli incendi dolosi a fini speculativi sulle “zone boscate” della città, laddove questa denominazione include anche formazioni vegetali come la macchia mediterranea. Si tratta di aree che costituiscono un elemento indispensabile per la qualità della vita dei baresi. L’elenco dei soprassuoli percorsi dal fuoco dal 2000 al 2013 ricomprende ad esempio l’intera area del Parco naturale di Lama Balice».
 

mercoledì 16 Settembre 2015

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