Cronaca

Gestivano lo spaccio a Mola, sei arresti

La Redazione
Sgominata banda dai Carabinieri. Indagini avviate nel 2014
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Sei persone sono state arrestate a Mola di Bari dai Carabinieri con l'accusa di associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.

In azione, nella notte, i militari della compagnia di Monopoli, con l’ausilio di unità del Nucleo cinofili di Modugno e di un elicottero del 6° Elinucleo di Bari.

Sono finiti in manette Giuseppe Benito Tanzi (36 anni), Giovanni Antonio Ruggieri (31), Angelo Castellana (44), Salvatore Francone (29), Vincenzo Boccuzzi (37) e Vito Ranieri (42), tutti di Mola di Bari.

I provvedimenti scaturiscono da una lunga e articolata attività, partita dalle indagini su una sparatoria avvenuta all’interno del circolo La vecchia guardia di Mola di Bari il 1° agosto 2014. Due individui esplosero alcuni colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di due soci, che all’interno stavano consumando una pizza durante la visione di una partita di calcio, ferendo un 29enne.  

Sin dai primi momenti, gli investigatori si convinsero come il vero obiettivo dell’agguato fosse uno dei commensali del giovane rimasto ferito, un 32enne con precedenti. Su quest’ultimo, recentemente deceduto dopo essere rimasto per molto tempo in coma dopo un’aggressione di un gruppo di nordafricani la scorsa estate in Olanda, si concentrò quindi l’attenzione degli inquirenti.  

Dalle indagini sarebbe emerso come il 32enne – che nelle telefonate intercettate si definiva “Il Re di Mola”, insieme al fratello maggiore, anch'egli con precedenti – fosse a capo di un gruppo criminale nella gestione dello spaccio di sostanze stupefacenti a Mola di Bari: dalla cocaina, all’eroina, dall’hashish alla marijuana, fino al metadone.  

La banda – secondo le indagini attivate con continui appostamenti e telecamere – avrebbe stabilito la propria base all’interno di un bar gestito da uno degli affiliati, anch’egli arrestato nell’operazione, nel centro storico di Mola di Bari. All’esterno, invece, avrebbero stazionato regolarmente alcuni complici con funzioni di vedetta, per informare dell’eventuale arrivo delle forze dell’ordine.

Il gruppo di spacciatori non avrebbe esitato a ricorrere alla violenza nei confronti dei clienti debitori, per ottenere il pagamento degli stupefacenti. Gli inquirenti citano un episodio accaduto nell’ottobre del 2014: una spedizione punitiva organizzata da uno dei due fratelli, insieme a due dei suoi più fidati complici, contro un tossicodipendente che aveva ritardato il pagamento della droga, picchiato selvaggiamente. Un monito per tutti gli altri clienti.

I provvedimenti sono stati eseguiti in varie località d’Italia. Nel corso delle indagini i Carabinieri avevano già arrestato cinque persone e sequestrato diversi quantitativi di stupefacenti.

Nel medesimo contesto, i militari hanno notificato anche un avviso di conclusione indagini preliminari nei confronti di ulteriori 19 soggetti indagati, a vario titolo, per spaccio di sostanze stupefacenti, violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale e favoreggiamento personale.

lunedì 27 Febbraio 2017

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