Cronaca

Aggressione al corteo antirazzista: sequestrata sede Casapound

La Redazione
close
Sequestro sede di Casapound Bari
Sono contestati i reati di "riorganizzazione del disciolto partito fascista" e "manifestazione fascista"
scrivi un commento 448

La Polizia di Stato ha dato esecuzione alla misura cautelare del sequestro preventivo della sede del movimento Casapound di Bari – di via Eritrea 29/B, nel quartiere Libertà – a firma del GIP del Tribunale di Bari su richiesta della Procura della Repubblica.

Il sequestro è stato effettuato da personale della Digos della Questura in relazione ai fatti accaduti lo scorso 21 settembre allorquando, al termine di un corteo antifascista e antirazzista, alcune persone che vi avevano preso parte subirono una brutale aggressione commessa ai loro danni da un gruppo di soggetti provenienti proprio dalla sede del movimento di estrema destra, nelle cui vicinanze si era conclusa la manifestazione.

Nell’aggressione rimasero ferite quattro persone.

Sono contestati ai militanti di CasaPound i reati di “riorganizzazione del disciolto partito fascista” e “manifestazione fascista”.

In particolare, la Procura contesta di «aver partecipato a pubbliche riunioni, compiendo manifestazioni usuali del disciolto partito fascista e di aver attuato il metodo squadrista come strumento di partecipazione politica».

Stando alle indagini della Digos, coordinate dal procuratore aggiunto Roberto Rossi, la sera del 21 settembre dieci militanti di CasaPound, dinanzi alla sede di via Eritrea, «in esecuzione di un medesimo disegno criminoso giustificato dalla ideologia fascista» con «sfollagente, manubri da palestra, manganello telescopico, cintura dei pantaloni» e con premeditazione, hanno causato lesioni personali ad almeno quattro manifestanti. Dopo l’aggressione un gruppo di manifestanti antifascisti, compagni delle vittime, avrebbero minacciato e colpito con calci, pugni e spintoni poliziotti e carabinieri intervenuti per sedare gli animi e contenere il tentativo di sfondamento del cordone».

Sono indagate 35 persone: 28 militanti del movimento di estrema destra rispondono di ‘riorganizzazione del disciolto partito fascista’ e ‘manifestazione fascista’ e dieci di loro di aver materialmente compiuto l’aggressione; sette manifestanti antifascisti sono invece accusati di violenza e minaccia a pubblico ufficiale.

Le perquisizioni effettuate lo scorso 5 ottobre a carico degli indagati e presso la sede di Casapound, hanno consentito anche il rinvenimento di alcuni oggetti utilizzati nell’aggressione, tra cui, all’interno della sede, 4 manubri da palestra indicati, dalle stesse vittime, in possesso degli aggressori.

martedì 11 Dicembre 2018

(modifica il 7 Giugno 2022, 12:46)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti