Potenziare, ampliare e mettere in rete dei “servizi” per migranti e richiedenti asilo LGBTI+ in un’ottica interculturale.
È l’obiettivo del progetto nazionale Arcigay Migranet che parte da Bari nei prossimi giorni.
In quest’ottica, domenica 13 e 20 gennaio presso la sede Arcigay Bari i volontari di tutti i Comitati territoriali dell’associazione e gli operatori degli Sprar/Cas di Puglia, Basilicata e della provincia di Salerno impegnati nelle esperienze di supporto ed umana accoglienza alle persone migranti, parteciperanno ad una esperienza formativa.
Il programma ha diversi obiettivi, tra cui:
– migliorare e allargare il supporto e l’accoglienza dei richiedenti asilo LGBTI;
– migliorare la capacità di accoglienza abitativa delle persone LGBTI nei sistemi SPRAR e CAS locali;
– migliorare la conoscenza e il dialogo interculturale tra richiedenti asilo LGBTI+ e comunità LGBTI+ in un’ottica di welfare generativo.
«Negli ultimi anni i volontari dei comitati Arcigay sparsi su tutto il territorio nazionale – si legge in una nota dei comitati “L’arcobaleno del Levante” e le “Le Mine Vaganti” – si sono sempre posizionati chiaramente per un’umana accoglienza nei confronti delle persone migranti tenendo conto del valore dei singoli e dei popoli, l’abbattimento delle frontiere per la libera circolazione delle persone, il contrasto a politiche xenofobe e di esclusione sociale».
Non ho capito se l'Arcigay vuole aiutare solo i migranti Lgbt e quindi distinguerli in base alle preferenze sessuali. Sarebbe davvero discutibile.
Ciao mi chiamo Stefania ero Stefano adesso sono Stefania, ho avuto poco tempo fa il coraggio di uscire alla perto, abito a Bitonto e vorrei fare amicizia con altri trans come me