Politica

Flc e UdS Puglia: «Vergognose le parole del ministro Bussetti, svelato il progetto del governo»

La Redazione
Anche l'Unione degli Studenti critica - insieme aFederazione dei lavoratori della Comnoscenza della Cgil - le dichiarazioni del ministro della Pubblica Istruzione
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Il ministro Bussetti, nel corso di una visita presso le scuole di Afragola e Caivano, alla domanda di un cronista di un’emittente tv locale se servissero più fondi al Sud per recuperare il gap con le scuole del Nord, ha risposto: “No, ci vuole l’impegno del Sud, vi dovete impegnare forte, questo ci vuole”.

“Siamo alle solite: per il ministro leghista il problema sono i meridionali e non i sistemi nazionali che premiano chi sta meglio e lasciano indietro chi sta peggio, non il regionalismo differenziato che peggiorerà ulteriormente la situazione. Non servono più fondi quindi ma “impegno, lavoro e sacrificio”.” dichiarano Claudio Menga, Segretario Generale dell’FLC Puglia, e Davide Lavermicocca, Coordinatore dell’Unione degli Studenti (UdS) Puglia.

“Le parole sono chiare e nette ed evidenziano un’idea di mezzogiorno da un lato sbagliata e caricaturale ma, dall’altro, segnalano il tentativo finalmente scoperto di dare corpo senso e concretezza a quell’autonomia differenziata che creerà problemi non solo alle regioni meridionali ma all’intero Paese. Si tratta in realtà di un progetto di secessione dei ricchi che aggraverà i problemi delle scuole meridionali, non risolverà i problemi delle scuole del Nord e romperà l’unicità del sistema di istruzione con la lesione del diritto di tutte e di tutti all’accesso paritario all’istruzione e a una cittadinanza consapevole. Il sistema, dell’istruzione meridionale ha invece bisogno di maggiori risorse da destinare alle scuole, a cominciare dallo 0/6, per finire all’università e all’alta formazione artistica e musicale.” continua Menga.

“Mentre al Sud le scuole crollano e la dispersione scolastica è alle stelle, il ministro Bussetti dice non ci saranno finanziamenti per riparare a questa enorme disuguaglianza perché il problema è l’assenza di “lavoro, impegno e sacrificio” dei meridionali. Non ce la fa proprio a dire che la Questione Meridionale è una questione nazionale e che un piano di investimenti per il Mezzogiorno è necessario per il rilancio dell’intero Paese. Il Governo nazionale deve garantire pari diritti e pari dignità a tutti gli studenti e le studentesse, a tutti i lavoratori e le lavoratrici della conoscenza, da nord a sud del Paese. La colpa non è di noi meridionali ma del governo che non garantisce lavoro e istruzione al Sud. Piuttosto che ragionare di regionalismo differenziato servirebbe mettersi subito a lavoro per la scrittura di una legge nazionale per il diritto allo studio che garantisca pari diritti e dignità in tutte le Regioni allo stesso modo” afferma Lavermicocca.

“Altro che Sud che “deve impegnarsi forte”. E’ questo Governo che deve dare manifestazione di maggiore impegno per la conoscenza e lo sviluppo del Paese. A cominciare dallo stanziare risorse per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, per risolvere il problema dell’edilizia scolastica nel nostro Paese, per garantire che allo studente di Milano e a quello di Bari sia garantito allo stesso modo l’accesso alla formazione. Su questo attendiamo risposte dal Ministro e non propaganda. Perché di altro ha bisogno il sistema italiano dell’istruzione e della ricerca, e lo abbiamo ribadito con forza nelle piattaforme delle mobilitazioni autunnali studentesche, nella piattaforma del 9 febbraio di Cgil, Cisl e Uil e in piazza. Ed è solo il primo passo. Se il Governo andrà avanti deve sapere che la mobilitazione crescerà fino allo sciopero generale e agli stati di agitazione permanente nelle scuole. Il problema della scuola pubblica sono le politiche di questo Governo e di quelli precedenti sulla scuola e l’istruzione: Bussetti farebbe bene a dimettersi!” concludono Menga e Lavermicocca.

lunedì 11 Febbraio 2019

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Franco
Franco
5 anni fa

Certo è stata una gaffe quella di Bussetti ma quelli che oggi parlano tanto del sud e delle scuole sono gli stessi che sabato hanno manifestato contro il Reddito di cittadinanza e contro Quota 100. Ovvero contro i bisognosi e i disoccupati del sud. Qualcosa non quadra nei loro comportamenti.

Gesualdo Gustavo
Gesualdo Gustavo
5 anni fa

La Questione Meridionale deprime l’Italia
«Che esista una questione meridionale, nel significato economico e politico della parola, nessuno più mette in dubbio.
C’è fra il nord e il sud della penisola una grande sproporzione nel campo delle attività umane, nella intensità della vita collettiva, nella misura e nel genere della produzione, e, quindi, per gl’intimi legami che corrono tra il benessere e l’anima di un popolo, anche una profonda diversità fra le consuetudini, le tradizioni, il mondo intellettuale e morale.»

Giustino Fortunato
Il Mezzogiorno e lo stato italiano:
volume secondo, Laterza, Bari, 1911

Eserciti di politici meridionali ai vertici delle istituzioni e mai nessuno ha risolto la questione meridionale che porta al fallout l'Italia e l'Europa.