Politica

Città Metropolitana, triplicati proventi da sanzioni per violazioni ambientali e Codice della Strada

La Redazione
Il bilancio chiude con un avanzo di amministrazione di 207 milioni di euro. Quasi azzerati i costi della politica
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Il Consiglio metropolitano di Bari ha approvato, dopo aver acquisito il parere favorevole della Conferenza dei Sindaci, su relazione del consigliere delegato al bilancio, Michele Laporta, il Rendiconto di Gestione per l’esercizio finanziario 2018.

«Anche lo scorso anno – si legge in una nota dell’ente – la Città Metropolitana di Bari ha rispettato l’obiettivo di finanza pubblica relativo al cosiddetto pareggio di bilancio evitando così di incorrere in sanzioni, ma anche di approntare un bilancio di previsione più solido e più ambizioso raddoppiando la spesa per la manutenzione ordinaria e straordinaria relativamente alle funzioni fondamentali dell’Ente, quali viabilità ed edilizia scolastica».

La Città metropolitana dispone, al 31 dicembre 2018, di un fondo cassa pari a 274 milioni di euro ed ha chiuso l’esercizio finanziario con un consistente avanzo di amministrazione di 207 milioni di euro «frutto di una gestione oculata e attenta al rispetto degli obiettivi di finanza pubblica».

Le entrate di natura tributaria, quali RC Auto, IPT e TEFA, ammontano a 83 milioni di euro, a cui si aggiungono quelle provenienti da sanzioni amministrative per violazioni al Codice della strada e in materia ambientale che, rispetto all’anno precedente, sono triplicate per un totale di circa 700 mila euro in virtù di una intesa politica di monitoraggio avviata per la tutela e il rispetto del nostro Paese.

Quasi del tutto azzerati i costi della politica, quali spese di rappresentanza, missioni e consulenze esterne. Lo scorso anno la Città metropolitana ha, inoltre, versato alle casse dello Stato, quale contributo alla finanza pubblica, 40 milioni di euro.

«Si tratta dell’ultimo conto consuntivo di questa Amministrazione che chiude il quinquennio con una dotazione finanziaria solida e un notevole incremento della capacità di spesa. Questo, ha consentito di dare risposte concrete ai territori e ai cittadini grazie anche ad un’intensa attività di pianificazione strategica e progettazione degli interventi portata avanti con in 41 Comuni metropolitani».

martedì 30 Aprile 2019

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Franco
Franco
4 anni fa

Dunque abbiamo abolito la Provincia come organo pubblico-politico e l'abbiamo ridotta ad agenzia delle entrate e delle tasse (multe comprese). di cui nessuno altrimenti si accorgerebbe dell'esistenza.

Franco
Franco
4 anni fa

Un ente pubblico non può essere considerato utile solo perché fa un utile, finanziario.

Antonio Costanzo
Antonio Costanzo
4 anni fa

Ci ammazzano di multe. ????????????????