Almeno due rivolte annunciate all’Università. La prima riguarda il caro-tasse: è prevista infatti una settimana di fuoco, tra proteste e manifestazioni, dal 7 al 14 giugno. In quei giorni si riuniranno la Commissione tasse e il Consiglio di Amministrazione per decidere definitivamente sulla questione. Intanto l’Associazione studentesca "Samarcanda", che conta circa 500 tesserati, continua ad esortare gli studenti a non pagare la seconda rata.
La seconda rivolta è scoppiata alla Facoltà di Scienze: Senato accademico e Consiglio di amministrazione hanno deciso di tagliare drasticamente i fondi destinati alla didattica, stanziando 250mila euro in meno rispetto all’anno scorso. Già il 14 maggio il preside della facoltà di scienze, Elio Lofrumento, e gli 11 presidenti dei corsi di laurea si erano dimessi per protesta. Ieri si è tenuta una riunione, cui hanno partecipato anche consiglieri di amministrazione, componenti del senato accademico, presidi e studenti per discutere del taglio. "E’ stato introdotto il numero chiuso a Biologia e Informatica – ha detto Davide Bonora, rappresentante degli studenti – per far fronte al sottodimensionamento dei laboratori e le uscite sul campo in corsi come geologia e scienze naturali sono state drasticamente ridotte. La qualità dell’insegnamento non dipende solo dalla professionalità dei docenti, ma anche dai mezzi a disposizione della facoltà".
Cultura
Università: è rivolta
Caro-tasse e tagio dei fondi alla Facoltà di Scienze
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