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Coronavirus e risparmio, i baresi cercano protezione

La Redazione
La congiuntura negativa spaventa. I consulenti in soccorso degli investitori, Corrado Liguori di Banca Generali Private: "Con i mercati volatili bisogna controllare l'emotività, evitare vendite e diversificare"
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Non solo il fronte sanitario.

Il contagio da Coronavirus si espande all’economia e prende di mira ora anche il risparmio. Un problema molto sentito in Puglia dove turismo e, più in generale, tutto il settore dell’accoglienza, della ristorazione, del divertimento e della cultura, sono fra i settori più colpiti.

Un effetto collaterale del Covid-19 che sta mettendo in ginocchio tanti piccoli imprenditori del territorio.

Scenario allarmante che si allarga anche su scala nazionale, tanto che la recessione è certa e Confindustria ha stimato per il Pil italiano un calo 6% nell’intero 2020.

E se il fronte economico preoccupa, quello del risparmio non è da meno. Nelle ultime quattro settimane, sedute molto volatili hanno portato le Borse mondiali a perdere i guadagni dell’intero 2019. Piazza Affari, per esempio, aveva chiuso l’anno con un rialzo del 30%. Il 21 febbraio scorso, ultimo giorno prima che l’emergenza Coronavirus esplodesse in Italia, Milano chiuse a 25.080 punti mentre il 24 marzo ha chiuso a 16.949 punti: in meno di un mese un calo del 32%.

Controllare l’emotività, no a vendite affrettate

Questo quadro complesso aumenta le incognite per i risparmiatori ma, secondo gli esperti, non è il caso di perdersi d’animo.

“Il contesto attuale è molto complesso ma non bisogna farsi prendere dal panico” commenta Corrado Liguori, Area Manager di Banca Generali Private Sud Italia” che aggiunge: “Vendere è una mossa affrettata e che non porta benefici. Bisogna, invece, puntare sulla protezione dei patrimoni, diversificando gli investimenti e facendosi guidare dai professionisti in investimenti mirati e in grado di tutelare al meglio il capitale soprattutto in ottica di lungo periodo”.

Studiare il passato per comprendere il futuro

Già, ma come possono i baresi guardare al futuro dei propri risparmi in un momento così particolare? Guardare al passato può essere d’aiuto. Durante le grandi pandemie degli scorsi anni le reazioni dimostrate nel medio termine dai mercati sono incoraggianti. È successo con l’Ebola, lo Zika e soprattutto con la Sars che nel 2003 affossò la Borsa di Pechino e bruciò oltre 25 miliardi di dollari di Pil. Ma una volta cessato l’allarme si registrò un rapido recupero con l’Msci China index che in due mesi raggiunse un vigoroso +31%.

“L’esperienza insegna che, se affrontato in maniera decisa sia dal punto di vista sanitario che economico, lo shock del Covid-19 potrebbe rivelarsi momentaneo anche per il risparmio” commenta ancora Liguori: “Dal momento che la crisi è forte, ci aspettiamo tra qualche settimana, una reazione altrettanto forte. Nel frattempo oggi si può investire in ambito come le utility che sono favorite dal calo dei tassi di interesse, nel farmaceutico e in tutto l’universo dei prodotti sostenibili Esg che sono poco correlati dall’andamento dei mercati. Poi, quando l’emergenza sanitaria sarà rientrata, gli investitori torneranno a concentrarsi sulla valutazione delle società. Alcune avranno un 2020 difficile ma dovrebbero crescere l’anno prossimo”.

C’è, infatti, la ragionevole convinzione che le azioni dei singoli governi e delle Banche Centrali mondiali porteranno effetti positivi. La Bce ha assicurato un nuovo quantitative easing da 750 miliardi di euro per acquistare titoli in modo da sconfiggere l’emergenza Covid-19. Misure anche più corpose sono state varate negli Stati Uniti, con Trump che ha fatto approvare un piano da 2000 miliardi di dollari. Anche queste decisioni possono portare tranquillità ai risparmiatori di tutto il mondo, baresi in primis.

sabato 4 Aprile 2020

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