INTERVISTA BIANCOROSSA

Mignani non teme Zeman: “Lo stimo, ma il Bari è più forte”

La Redazione
Diverse considerazioni del tecnico sui singoli calciatori, con particolare attenzione al reparto offensivo
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Un Michele Mignani conciso ma determinato si è presentato poco fa al San Nicola alla vigilia del match di campionato dei biancorossi che domani, 26 febbraio ore 18.30, faranno visita al Foggia per il derby della 29ma giornata di C.

"Faccio le scelte per il bene del Bari e mettendomi in discussione – dice subìto Mignani per sgombrare il campo dalle polemiche – . Sono contento del successo sul Picerno, ma non c'è tempo per pensarci ancora. Domani c'è la sfida al Foggia, un'altra partita importante". La replica a distanza a Zeman che in queste ore è toranto a parlare del Bari: "Cerco di parlare il meno possibile, se non di aspetti tattici – replica Mignani – . Siamo partiti tutti quanti dallo stesso punto e se se siamo avanti è perché ce lo siamo meritato e non per caso. A ciò si aggiungono valori individuali dei singoli e l'organizzazione della squadra. Zeman è uno schietto ed è giusto che dica quello che pensa. Ero piccolo quando allenava il primo Foggia in A. Ha delle grandi idee, lo ha dimostrato in tutta la sua carriera. E' sempre stimolante affrontarlo".
"Non ho dubbi sui miei ragazzi – prosegue Mignani – e so che le partite a volte sono determinate da episodi. D'ora in avanti, bisognerà essere lucidi con la testa. Cheddira? E' uno che mi mette sempre pensieri. Ha giocato sempre dall'inizio. Può darsi accada anche domani, oppure a gara in corso quando diventa comunque determinante".
Mignani torna sul tecnico rossonero: "La storia di Zeman e delle sue squadre raccontano di tanti gol fatti e tanti altri subiti. Nel mio modo di pensare c'è più equilibrio, portando un giocatore in meno ad offendere. Al di là del modulo zemaniano, con tre punte ed inserimenti esterni, noi invece giochiamo col trequartista e due punte più alte. Noi abbiamo giocatori più forti e facciamo più gol".
Mignani sui singoli calciatori del reparto offensivo: "Ho solo ricordato a Cheddira, troppo autocritico, di non pensarci e che è bello così, facendo quello che gli riesce con massima tranquillità. Galano? Col Picerno mi è piaciuto. Credo che il trequartista possa farlo. Per me è un terzo attaccante, può farlo in maniera autonoma. Non gli do grossi vincoli".
Galano, foggiano doc, potrebbe essere sensibile a certi appuntamenti. Diventare, magari, l'uomo derby: "Lo conoscete meglio di me. In questi giorni abbiamo lavorato poco. A me sembra un ragazzo tranquillo, sereno, professionale. Un po' di derby li ha giocati. Vorrei che lui si sentisse parte integrante del Bari, ragionando da leader e prendendosi delle responsabilità. Lui e tutti sanno bene che col Foggia sarà una partita come le altre. Fondamentale come tutte le altre che andremo a giocare".
Per non dare punti di riferimenti, Mignani non esclude il ricorso ad un tridente offensivo: "Tutto è possibile. Ho tanti attaccanti e quelli che sono più prime punte sono Paponi e Simeri. Gli altri hanno caratteristiche diverse. Simeri ha un grande carattere e questa ansia per determinare il risultato da' la sensazione che sia contratto. Ma non è così. Lui deve dare il suo contributo".

venerdì 25 Febbraio 2022

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