Politica

Istituto Mazzini-Parrocchia S. Croce: il Consiglio ne discute ma rimanda la decisione

Francesca Avena
Consiglieri ripetitivi e interventi monotoni. Parrocchiani, genitori e insegnanti abbandonano l'aula annoiati
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Si tornerà a discuterne tra trenta giorni, tempo utile all'assessore Floriana Gallucci per trovare una soluzione equilibrata e che non favorisca una delle parti piuttosto che l'altra. Ci si aspettava un Consiglio comunale ricco e acceso, ma è sfociato in un susseguirsi di interventi simili tra loro e -si può dire- noiosi, al punto che gli stessi genitori dei bambini, parrocchiani, insegnanti presenti in aula, hanno iniziato ad andare via. Nei corridoi di Palazzo di Città tanti i commenti negativi e i malumori: "Già questa vicenda ha dell'assurdo -dichiara una parrocchiana-: nessuno ci aveva avvisato dalla scuola Mazzini, noi abbiamo saputo tutto dai giornali mentre eravamo in pellegrinaggio a Lodi. Gli interventi dei consiglieri stasera, fatta eccezione per qualcuno, sono ripetitivi ed inutili".

La vicenda ruota attorno alla porta "della discordia", punto d'accesso comune a scuola e parrocchia. Alcuni locali di quest'ultima, la cui concessione da parte del Comune è stata rinnovata con delibera l'8 marzo scorso, saranno adibiti a centro di assistenza, quindi utilizzati per la distribuzione di viveri e indumenti ai bisognosi. Nel frattempo la scuola -che conta oltre 1200 alunni di scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado- reclama uno spazio per la mensa; quello attuale è da  ristrutturare ed adeguare alla nuova normativa, ma i tempi necessari sono lunghissimi. In termini di sicurezza, la vicenda è destinata ad accendersi ulteriormente nel momento in cui partirà l'attività di assistenza ai bisognosi, i quali si troveranno a condividere l'accesso ai locali con gli alunni della scuola  (la stessa Ripartizione Edilizia Pubblica aveva dichiarato incompatibile la condivisione dell'accesso).
Dall'opposizione, Ninni Cea punta il dito contro il "miracolo" di Emiliano e della sua Giunta, capaci questa volta di creare una contesa tra due agenzie educative (scuola e Chiesa), e chiede poi le dimissioni dell'assessore Gallucci. Di contro, il sindaco Emiliano gli ricorda che la delibera sul rinnovo della concessione dei locali fu votata all'unanimità, ma Cea interviene un'altra volta -appoggiato poi dall'intervento di Peppino Loiacono- per sottolineare quanto la delibera in questione fosse carente di allegati e quanto il Consiglio fosse ignaro della promiscuità del caso.

Per chiudere la vicenda in armonia, Emiliano ha chiesto al Consiglio di lavorare insieme, come fosse una questione umana personale, prima per individuare errore e soluzione all'interno della delibera, poi per la composizione della vicenda, che -ha dichiarato il sindaco- "auspico si possa chiudere con una festa, di tutti, in quegli stessi luoghi ora contesi".

La seduta si è sciolta per mancanza del numero legale utile alla prosecuzione dei lavori.

martedì 18 Settembre 2012

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Gabriele Piscitelli
Gabriele Piscitelli
11 anni fa

Molti cittadini questa volta hanno assistito al flop che produce l’Amministrazione Emiliano!!! Nelle Delibere di “Consiglio e di Giunta compreso le determine dirigenziali che puntualmente vengono approvate con la presenza del segretario generale “. Che alla fine sono solo da verificare e di perfezionarle come avviene e avvenuto per il “rRondo di Loseto e carbonara Carbonare discussi in precedenti consigli di Giunta e Consigli Comunali. Come tempo fa si e discusso di delibere messe nel sacco.

Gabriele  Piscitelli
Gabriele Piscitelli
11 anni fa

La eduta si e tolta lasciando in bilico i Cittadini allo stesso tempo operano non in fede “alla normativa 241/1990. e s.m.i. e alla normativa 165/2001. e come non hanno tenuto conto al X dlg. 626/1994 e al attuale dlg. nr. 81 dell’aprile 2008. Più volte citato anche durante i lavori del Consiglio Comunale.