Politica

Prima Circoscrizione, arrivano le dimissioni del Presidente

La Redazione
E' ufficiale ed è lo stesso Di Liso a renderlo noto con un comunicato
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Il Comunicato diffuso dall'ormai ex Presidente Di Liso

«E' tempo di segni!  Di segni forti, di gesti concreti, di esemplarità nuove!A tutti i livelli!» (don Tonino Bello)

In questi ultimi giorni, è venuta alla luce ancora una volta e in modo inequivocabile, la limitata e irrilevante portata  dell’azione politica dell’amministrazione cittadina a favore della comunità e del territorio da me istituzionalmente rappresentato.

Dalla lettura di articoli sulla stampa e da successivi colloqui con i referenti istituzionali regionali, ho appreso dell’ “arresto” del progetto di interramento dei binari per la tratta Bari Nord (Palese Santo Spirito) nell’ambito del Nodo ferroviario di Bari, che costituiva parte integrante dell’Accordo sottoscritto da Governo, RFI, Regione e Comune nel marzo 2007, oltre ad essere un punto irrinunciabile del programma di consiliatura del Sindaco (rammento che le Linee Programmatiche per il Governo della Città Bari 2009-2014, approvate dal Consiglio Comunale con delibera n. 2009/00056 del 28 settembre 2009 recitano testualmente al punto 3.1 «i quartieri di Palese e Santo Spirito saranno interessati da importanti interventi riguardanti il fascio ferroviario, attraverso l’interramento parziale e la conseguente riconnessione urbana). Tale scelta di parte, sulla quale la comunità civile e gli organismi politico-istituzionali della 1^ Circoscrizione non sono stati interpellati né coinvolti – nonostante le ripetute sollecitazioni rivolte al Sindaco e all’Assessore comunale competente – penalizza ulteriormente e pesantemente la comunità circoscrizionale che rappresento.
Contestualmente, è plausibile che il progetto di allungamento della pista aeroportuale di Palese produca un aumento del tasso di inquinamento dell’aria e acustico (specialmente a carico dell’abitato di Macchie) oltre a accentuare la cesura tra parti del territorio circoscrizionale, già segnato dall’invasiva presenza della Statale 16bis, e del fascio ferroviario: per questo, oltre a rendersi necessaria la diffusione pubblica dei dati sul monitoraggio dell’inquinamento ambientale e acustico, abbiamo richiesto (con apposito ordine del giorno) che il Comune di Bari, in ottemperanza alla ratio della norma di cui all’art. 2, comma 11, della legge 350/2003, vincoli la destinazione delle somme introitate, come addizionale comunale sui diritti d’imbarco dei passeggeri sulle aeromobili, a beneficio della Circoscrizione Santo Spirito Palese, versando le relative somme in un apposito fondo per garantire esclusivamente interventi a favore della comunità e del territorio della 1^ Circoscrizione.
Del resto, è  stata del tutto vanificata la promessa riqualificazione della costa (compresi i tanto decantati progetti relativi al porto di S. Spirito), non sono ancora stati adottati il piano di riqualificazione di Macchie, nonché il Piano Particolareggiato e il PIP di S. Spirito  (su cui la 1^ Circoscrizione ha da tempo espresso un unanime parere) ed è apparsa poco incisiva la politica ambientale a tutela e valorizzazione della Lama Balice: insomma, non si può negare il fallimento dell’intera politica urbanistica e ambientale relativa al territorio di Palese e S. Spirito.
A ciò si aggiunga, ma non da ultimo, il fallimento della politica del decentramento della Città di Bari, che sia avvia a mutare blandamente il “contenitore”, ossia il Regolamento – senza istituire, tra l’altro, un bilancio su base circoscrizionale – ma, nel frattempo, per l’annualità in corso ha azzerato il “contenuto”, ossia i fondi annuali relativi alle competenze per la cultura e lo sport.
Già in occasione del voto regionale sull’autonomia comunale di Palese e S. Spirito avevo “evocato” le dimissioni, ma la ponderata esigenza di dover verificare in corso d’opera le dichiarazioni e le promesse di maggiore “autonomia” delle istituzioni decentrate enunciate dal Sindaco (Giunta del 4 febbraio 2010), mi avevano imposto una responsabile attesa. Ora a congrua distanza di tempo, verifico che tali dichiarazioni e promesse non sono state rispettate.
Avendo pertanto sperimentato, mio malgrado, ancora una volta e in modo inequivocabile, la “parsimoniosa” o irrilevante portata dell’azione politica dell’amministrazione cittadina a favore della comunità e del territorio da me istituzionalmente rappresentato, la quale ha di fatto vanificato la rappresentatività e l’efficacia dell’azione politico-istituzionale della presidenza e della amministrazione circoscrizionale, sono a rassegnare irrevocabilmente le mie dimissioni dalla carica di Presidente.
Per la parte che mi compete, credo di aver corrisposto esattamente al mandato che mi hanno assegnato gli elettori, nel momento in cui, votandomi, al ballottaggio del 2009, hanno ribaltato il risultato del primo turno: più che una scelta di parte, gli elettori hanno fatto una scelta a favore della partecipazione consapevole e costruttiva alla vita politica, a favore della “amministrazione condivisa” e della  “cittadinanza attiva”.
Considerate le limitate funzioni e le risorse degli organismi decentrati, due sono stati i principali punti programmatici che ho tentato di realizzare a livello personale, politico (in perfetto accordo con il mio compagno di partito e capogruppo in consiglio circoscrizionale) e istituzionale: una più ampia e libera partecipazione dei cittadini alla vita politica circoscrizionale, secondo i principî della “cittadinanza attiva”, e una migliore governabilità del territorio su base collegiale e istituzionale, secondo i principî della “amministrazione condivisa”.
Per il primo punto, fin da subito ho sempre promosso assemblee pubbliche circoscrizionali e, in vista della partecipazione dei cittadini, sono state istituite, con apposite delibere a norma dell’art. 11 del vigente Regolamento in materia di decentramento amministrativo, due consulte circoscrizionali (Laboratorio Urbanistico Partecipato e Laboratorio delle culture e dello sport), da me intese quali contenitori effettivi e autentici di elaborazione, di proposizione, di confronto e di decisione politica a supporto degli organismi circoscrizionali.
Per il secondo punto, ho sempre sostenuto una maggiore  autonomia politico-amministrativa per questo territorio, dapprima esprimendomi (in pubblico e mediante atti di consiglio) a favore dell’autonomia comunale di Santo Spirito Palese e poi bocciando (in pubblico e in consiglio) la proposta comunale di modifica del Regolamento in materia di decentramento amministrativo e infine approvando (in pubblico e in consiglio) un’altra proposta a mio parere più efficace in termini di governo partecipativo e policentrico del territorio, di cui, però, l’amministrazione comunale non ha tenuto conto, almeno finora. Del resto, il Testo Coordinato di Legge relativo alla cosiddetta “Spending Review”, nel consentire che il comune capoluogo della Città metropolitana preveda “una articolazione del territorio del comune capoluogo medesimo in più comuni” (art. 18 comma 2 bis),  implicitamente conferma che sull’Autonomia comunale di Palese Santo Spirito “avevamo visto giusto”, decretando, e converso, l’inadeguatezza, se non il fallimento, della politica del decentramento dell’Amministrazione comunale.
Per non protrarre inutilmente questa consiliatura, con dei costi tanto onerosi quanto improduttivi per i cittadini, avendo peraltro verificato che su diversi provvedimenti alcuni consiglieri di “maggioranza” hanno scelto di sottrarre il sostegno politico al presidente eletto dai cittadini al ballottaggio del 2009, mi vedo costretto a chiudere questa esperienza istituzionale.
Riprenderò il mio impegno da dove l’avevo lasciato, dando il mio contributo a che l’attività politica e amministrativa dei cittadini e delle istituzioni si trasformi davvero in azione pubblica partecipata, sussidiaria e “condivisa”.

 

venerdì 19 Ottobre 2012

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CARLO CIRASOLA
CARLO CIRASOLA
11 anni fa

ATTO DI GRANDE RESPONSABILITA’!!!

bari domani
bari domani
11 anni fa

Troppo tardi e troppo comodo.E dice,pure, che continuerà il suo impegno per la comunità della circoscrizione.Come si fa a lasciare l’osso/carnoso della politica nel settore del controllo dei territori?