Politica

Vendola: “Voglio un’Italia decente: più istruzione, cultura e lavoro”

Nicola Andrisani
Il leader di Sel a Bari per presentare lo spot elettorale "sulle intercettazioni"
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Sel e la riforma della Giustizia: un nuovo argomento per accendere gli ultimi giorni di campagna elettorale? La conferenza organizzata da Nichi Vendola a Bari nell'ultimo lunedì pre-elettorale lasciava presagire alcune riflessioni sulla questione intercettazioni.

Le microspie e registrazioni però si vedevano sul grande schermo. L'occasione infatti è stata quella di presentare alla stampa l'ultimo e originale spot elettorale di Sinistra Ecologia e Libertà, prodotto da Proforma per la regia di Mario Amura: un autobus affollato di pendolari e un misterioso politico che dapprima li distrae con un urlo e poi piazza una microspia sotto un sedile, dileguandosi e sistemandosi nel suo ufficio per ascoltare dalla viva voce dei passeggeri le loro opinioni sulla politica fino a quando una donna che rappresenta il volto e l'attivismo di Sel non svela l'arcano: “Era una presa in giro del tema delle intercettazioni – ha spiegato Vendola – L'idea che si debba mettere una microspia per cogliere lo spirito del popolo, della 'ggente', il luogo mitico della cattura dei consensi elettorali. E' come se le tecniche della comunicazione di massa venissero mangiate con un boccone. La semplicità delle cose che occorrono, la cosa facile è difficile a farsi”.

Vendola a pochi giorni dal voto prosegue freneticamente la sua campagna girando in lungo e in largo per l'Italia, proponendo la sua ricetta per l'Italia: “La campagna è stata povera di visione sull'Italia – rileva il governatore – , ridondante e vuota. Siamo prigionieri del Palazzo, incapaci di discutere della disoccupazione. Si è parlato molto di più dello spread che della disoccupazione. Il lavoro è una creatura, per crescere robusta deve nutrirsi di cultura. Bisogna sempre di più connettere scuola, Università e apparati produttivi. Voglio un'Italia decente, a volte vedo il volto di un Paese indecente se mandi ad esempio i bambini in scuole fatiscenti”.

Sulle ultime clamorose vicende giudiziare, Vendola è netto: “ Sta tracollando un sistema. Arrestati Orsi, Rizzoli, Riva, indagini su Mussari e Scaroni. Non è solo la politica che sta mostrando il suo volto più raccapricciante, ma anche le èlite borghesi sono alla sbarra. Ci vogliono regole di trasparenza nei mercati finanziari e nella sottoscrizione dei contratti con i cittadini. La Puglia rischiava il fallimento perchè aveva firmato due mutui con Merrill Lynch. Abbiamo chiesto a Monti più trasparenza. Perchè la speculazione è protetta e il risparmio è allo sbaraglio? Monti non risponde a questa domanda”. Il leader di Sel guarda anche agli scenari post-elettorali, analizzando l'eventualità di un'allenza con il centro: “Non ho antipatie personali nei confronti di Monti, Casini, Fini – afferma –. Io voglio risposte alle domande che pongo. Io voglio essere un fattore di stabilità nel Governo, ma questo deve prendere a calci i lestofanti, deve liberare l'economia dal parassitismo e restituire centralità al mondo dei lavoratori. Non c'è bisogno di microspie per sapere come sta la gente e per sapere di cosa ha bisogno”.

C'è però ancora incertezza sull'andamento delle elezioni, dovuta al fattore imprevedibile del Movimento 5 Stelle, il cui peso numerico in Parlamento potrebbe essere superiore alle attese: “ Lui – dice Vendola riferendosi a Grillo – è quella mescolanza di argomenti tra di loro contraddittori. E' facile essere troppo bravi. Dice il male delle banche ma poi difende il segreto bancario. Si presenta come rivoluzionario e poi utilizza un linguaggio volgare, maschilista e omofobo. E' un tipico populista. Occupa la tv con la sua assenza, ma è il populista di internet. E' più faticoso rimettere in moto il Paese. Non ho nessuna simpatia per chi ha la passione di demolire”.

martedì 19 Febbraio 2013

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enzo 66
enzo 66
11 anni fa

Persa un’altra occasione per stare zitto!!!!!

Gabriele Piscitelli
Gabriele Piscitelli
11 anni fa

Spero che questa volta i Cittadini le daranno la buona notizia che sia arrivato al Capolinea insieme alla CGIL. Senza alcun rammamico. Sperando di dire che era ora.

BARI domani
BARI domani
11 anni fa

Menzognero a 360-gradi. Ma quale Italia decente Vuoi!! Parli troppo “bene” ma razzoli molto “male”. Non criticare Grillo…..Lui è un sano e vero populista, al Tuo cospetto, perchè non ha bisogno di andare per tv a parlare di “polpette”. Invece, non dovresti essere tu un populista che canta ANCORA : “AVANTI POPOLO”? Eeeeh?!….Parliamo dei matrimoni GAY? Ne parliamo? Cammina,vai a casa!! Altro che “ITALIA DECENTE”.