CBD legale

Il CBD è legale? La situazione in Italia e in Europa

Il CBD è legale? La situazione in Italia e in Europa
La questione dello status legale dei prodotti a base di CBD è, oltre alle domande sulla qualità, sicuramente una delle più importanti e comuni da parte dei suoi consumatori
1 commento 74

La questione dello status legale dei prodotti a base di CBD è, oltre alle domande sulla qualità, sicuramente una delle più importanti e comuni da parte dei suoi consumatori.

Ma purtroppo, la risposta non è così semplice.

Il motivo di tale complessità è che ci sono dei fattori che devono necessariamente essere presi in considerazione quando si vuole definire la legalità di un determinato prodotto a base di CBD.
Fattori ampiamente rispettati da numerosi negozi italiani dove è possibile acquistare in totale sicurezza. Ecco perché sempre più persone decidono di ordinare prodotti come gli estratti di CBD su Justbob, l’e-commerce di punta del settore.
Dunque, con il proposito di fare chiarezza, in questo articolo cercheremo di approfondire gli elementi che concorrono alla legalità CBD.

CBD legale in Europa: i fattori da prendere in considerazione
La classificazione dei prodotti a base di CBD
Sapevate che ci sono tante categorie di prodotti a base di CBD?

Attualmente, le più popolari e conosciute sono:

● integratori alimentari, dove l’olio di CBD è il più comune;
● prodotti alimentari come bevande infuse con CBD e altri principi attivi;
● prodotti cosmetici contenenti CBD, come creme e sieri topici anti-invecchiamento;
● prodotti per la cura della persona che contengono CBD;
● farmaci con un ingrediente farmaceutico attivo (CBD in forma isolata o come estratto di cannabis);
● e-liquidi con CBD per il vaping.

La legislazione e lo status giuridico di queste diverse forme di prodotti a base di CBD differiscono, indipendentemente dal fatto che tutti contengano CBD.

Il che è abbastanza ragionevole se si considera che alcuni vengono utilizzati sulla pelle, mentre altri vengono ingeriti o addirittura inalati. Per non parlare dello scopo: i farmaci vengono utilizzati per curare e trattare le malattie, cosa che non avviene per i cosmetici e gli integratori alimentari.

La fonte da cui è estratto il CBD
Mentre alcuni ingredienti come la caffeina possono essere incorporati nei cosmetici, negli integratori alimentari e nei prodotti alimentari, oltre che nei farmaci, ci sono alcuni ingredienti che sono regolamentati e possono essere utilizzati solo in determinati tipi di prodotti.

Uno di questi è la vitamina D, molto popolare negli integratori alimentari, soprattutto al giorno d’oggi, perché rafforza il sistema immunitario e tiene lontane le infezioni virali.

Ma torniamo a noi.

Il CBD come ingrediente nei prodotti cosmetici può presentarsi come CBD isolato o come estratto di canapa/cannabis, che di solito contiene anche altri fitocannabinoidi che si trovano nella canapa.

In questo ultimo caso, la fonte dell’estratto è importante ai fini della legalità dei prodotti cosmetici. Ad esempio, sono consentiti solo gli estratti di alcune parti, come steli, semi e foglie.

D’altra parte, le preparazioni mediche a base di cannabis possono essere prodotte da qualsiasi parte della pianta e possono contenere CBD da solo o in combinazione con altri fitocannabinoidi, tra cui il tetraidrocannabinolo psicoattivo o THC.

Lo status giuridico del CBD nei vari Paesi
Lo status giuridico del CBD in Europa è definito dalle normative europee e nazionali. La legislazione e le opinioni delle persone cambiano rapidamente e continuamente, quindi le ‘regole’ che si applicano oggi potrebbero non essere più valide domani.

Ad esempio, qualche anno fa il parere preliminare della Commissione Europea sul fatto che il CBD fosse un narcotico è stato ritirato dopo pochi mesi. La Commissione ha cambiato idea nel novembre 2020, quando la Corte di giustizia europea ha pubblicato una sentenza in cui si afferma che il CBD estratto dalla cannabis non deve essere considerato una droga ai sensi della Convenzione unica delle Nazioni Unite sugli stupefacenti del 1961.

Un caso simile al livello nazionale si è verificato il 28 ottobre del 2020 in Italia, che ha sospeso un decreto vecchio di pochi giorni, in cui i preparati a base di CBD sono stati aggiunti alla Tabella dei Medicinali del D.P.R. 309/90 e, in particolare, all’interno della sezione dei medicinali capaci di indurre uno stato di dipendenza a livello psichico e fisico.

Questo significava che il CBD poteva essere richiesto solo previa ricetta medica non ripetibile.

Da quanto detto finora, è chiaro che la possibilità di vendere legalmente un determinato prodotto a base di CBD in un determinato Paese dipende dalla sua classificazione.

Ad esempio, in tutti gli Stati membri dell’UE e nel Regno Unito, i prodotti cosmetici con CBD sono legali se sono conformi alle normative cosmetiche applicabili.

D’altra parte, gli integratori alimentari con CBD sono un po’ più complessi. Nell’UE, tali prodotti devono essere approvati dalla Commissione Europea prima di essere venduti legalmente sul mercato.

Questo non è il caso del Regno Unito, dove le autorità hanno deciso che i prodotti a base di CBD attualmente presenti sul mercato britannico possono essere venduti liberamente se i produttori/venditori hanno in corso l’autorizzazione per l’approvazione di tali alimenti.

Conclusioni
Come si vede, lo status legale dei prodotti a base di CBD dipende da molti fattori, come la forma del prodotto finale, la fonte del CBD e infine, ma non meno importante, le normative specifiche del Paese.

Questi ultimi stanno cambiando rapidamente. Pertanto, il consiglio è di seguire costantemente le notizie relative al mercato del CBD.

venerdì 25 Novembre 2022

(modifica il 26 Novembre 2022, 11:18)

Notifiche
Notifica di
guest
1 Commento
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Crystalweed
Crystalweed
1 anno fa

In Italia, il CBD è legale purché derivi da coltivazioni di canapa con un contenuto di THC inferiore allo 0,2%. Tuttavia, rimangono alcune zone grigie nella legislazione, rendendo la situazione un po’ complessa. A mio avviso, sarebbe opportuno chiarire e uniformare le normative per garantire sicurezza e trasparenza ai consumatori. Un saluto da Crystalweed: https://crystalweed.it/cbd/olio-cbd/