INTERVISTA BIANCOROSSA

Polito, lo stratega: “Godiamoci la festa, poi faremo un grande Bari”

La Redazione
L'analisi a 360 gradi dell'uomo mercato scelto dal presidente De Laurentiis per portare in alto il Bari
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Ciro Polito, il vero stratega di questo Bari invincibile: “Alla fine ha prevalso su tutto la rosa, completa e arricchita in ogni reparto. Mignani è sempre stato bravo. Abbiamo avuto un momento no dopo le due partite interne perse. Dopo il ritiro, abbiamo tirato fuori gli attributi. Adesso si fa festa, a costruire c’è tempo”.

“Questo – continua il ds – è un campionato balordo, il più difficile dei prof. Con una sola promozione e tante squadre da promozione. Noi partivamo con tanti cambi, con un allenatore in cui pochi ci credevano. Ma sapevo bene che questo era un gruppo forte, decisivo nei pochi momenti di difficoltà. Ognuno fa il suo mestiere. Lo fanno in tanti, ma ne valgono pochi concentrandosi sugli altri senza guardare in casa propria (riferimento a Catanzaro ad Avellino, ndr). Il Bari ha meritato di vincere. E non è giusto soffermarsi su un rigore. Noi non ci siamo mai lamentati. Gli altri hanno speso tante energie pensando al Bari. E’ un inizio per programmare ciò che è iniziato l’anno scorso. Ci vuole tempo, ma creeremo un grande Bari. Alla fine della partita, ho pensato a tante cose. Quando mi chiamò il Bari ero titubante per la C perché conosco le difficoltà di questo campionato. Ma parlando col presidente ci ho creduto. Amo le sfide e questa è stata importantissima. In tanti credevano in me e le responsabilità erano tante. Nel calcio ci sono tante frasi da bar. Mignani non aveva mai vinto perché forse non aveva squadre per vincere. Per me era allenatore da Bari, gli sono sempre stato accanto per sostenerlo. Questo è il mio mestiere. Per muovermi da Bari vuol dire che il presidente mi manda via. Antenucci e Di Cesare? Secondo me questa vittoria nasce proprio da questo. Non ho mai voluto giocatori in scadenza di contratto. Penso che prima di vincere, dovevo scegliere i giocatori giusti abbassando i contratti a gente come Scavone, Frattali, Di Cesare e Scavone. Lì ho capito che c’erano i presupposti per creare un grande Bari”.

domenica 3 Aprile 2022

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