A parlare prima di Bari-Juve Stabia, ultimo appuntamento infrasettimanale della stagione in programma domani sera alle 21, ci pensa il difensore Guillaume Gigliotti. Così l'italo francese nella conferenza stampa appena terminata al San Nicola: "Siamo sulla strada giusta – dice Gigliotti dopo l'ennesima vittoria del Bari ottenuta domenica a Catanzaro – . C'è entusiasmo, ma non abbiamo ancora fatto niente. Stiamo dimostrando che gruppo siamo. Catanzaro è già alle spalle. Pensiamo alla Juve Stabia".
Gigliotti prova a spiegare cosa è scattato nel gruppo dopo la sconfitta interna col Campobasso: "Non è cambiato niente. Siamo sempre gli stessi. E' stato un periodo negativo, fatto di sfortuna. Penso che, a parte Messina e Campobasso, abbiamo sempre fatto il nostro. Il ds Polito ci ha dato una strigliata. Ci ha fatto bene. Da febbraio in poi abbiamo dato un segnale al campionato per fare capire che siamo da primo".
"Non ho mai avuto problemi – continua il difensore biancorosso parlando del suo approdo in biancorosso – ma quando sono arrivato ero senza preparazione. Ero nuovo e dovevo adattarmi. Venivo anche dalla B. E' stato complicato adattarmi, ma non ho avuto problemi. Ho avuto poca continuità rispetto a quanta ne ho adesso. La fiducia del mister e della piazza mi fanno stare più sereno".
All'andata, nel match di Castellammare, fu espulso e causò il rigore a favore delle vespe campane: "Da quella partita è iniziato il mio periodo fuori. Voglio riscattarmi e fare vedere che quello è stato solo un errore di percorso. La gara è fondamentale. Proprio ora è il momento di lavorare ancora più intensamente di prima per chiuderla il prima possibile. Con la voglia di vincere che abbiamo, penso solo che possiamo fare bene".
Ora è un perno imprescindibile nel reparto difensivo: "Non mi sento un titolare inamovibile o insostituibile. Lo sapevo già da quando sono arrivato. Siamo tutti sulla stessa barca. Non mi sento più titolari di altri. Siamo tutti uguali. Con Terranova mi trovo bene. Lui ha più esperienza di me. Lo ascolto quando serve. Anche con Di Cesare e Celiento ho un buon rapporto".
"In campo – sottolinea – sono un'altra persona rispetto a quando sono fuori. Mi trasformo. Se abbassi la guardia per un minuto puoi rovinare un campionato o una partita. Spesso mi arrabbio un po' ed è un mio difetto. Sono un poco euforico in campo. Mi piaccio così".
Viste le tante defezioni, domani si prospetta un'altra gara da titolare: "Mignani non fa giocare i nomi o chi ha fatto la A o la B. Lui vede solo chi sta meglio. E io penso di stare bene. Mi da' fiducia da qualche partita. Penso di ripagarla". Quando gli manca il gol che nei suoi anni precedenti sono arrivati: "Il gol mi manca. E' un'ossessione fare almeno due gol all'anno. Un difensore che segna vale di più. Spero di farne almeno uno in queste ultime sette partite. Comunque viene prima la squadra. Non chiudere le partite è un po' il nostro difetto quando siamo in vantaggio e non facciamo un altro gol per finire le gare in maniera più serena. In ogni caso, abbiamo il migliore attacco del girone. Qualche gol subìto si poteva evitare. Da difensore è sempre brutto prendere gol. Bisogna migliorare attenzione e concentrazione".
Ultime considerazioni sulla piazza di Bari: "Non vado dietro a ciò che dice la gente. Sono maturo per capire quando faccio bene e quando no. Se si parla di me in modo positivo, fa sempre piacere. Non sono condizionato da quello che si dice. Bari è una grande piazza ed è un onore sapere che di me si parli bene".
Un giudizio su Emanuele Polverino, portiere doc contro il Catanzaro: "Per me è un portiere forte che può ancora crescere molto. L'ho visto crescere tanto da quando sono arrivato. Ha tanta personalità sia in allenamento che in partita. Mi piace che uscendo dalla porta consente alla difesa di stare più alta. La sua personalità l'ha fatta vedere a Catanzaro, nelle uscite sui calci d'angolo. Sono sette mesi che sono a Bari. Mi trovo benissimo. Una bellissima città. Ci sono mare, sole e tutto per fare bene. Ambiente sano e gente che mi piace. Non trovo difetti a questa mia avventura barese. Prima raggiungiamo l'obiettivo promozione – conclude – e poi vediamo il futuro".