Pochi minuti in Paganese-Bari per tornare ad essere protagonista e mettersi definitivamente alle spalle l'infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo per oltre due mesi. Il pomeriggio di Valerio Di Cesare immortalato nelle considerazioni a caldo dopo la vittoria in Campania registrate dalla radio ufficiale: "Sono contento perché rientrare in campo è stata una grande gioia, condita dal fatto che ho anche festeggiato le mie 150 presenze con la maglia del Bari. Un traguardo importante che spero di festeggiare col traguardo della serie B. Siamo contenti per quello che stiamo facendo e dobbiamo continuare così. La partita di Pagani ci ha dimostrato che gli impegni sono tutti difficili e vanno affrontati al massimo sino alla fine perché chiunque in questo campionato può metterti in difficoltà. I miei compagni stanno facendo veramente grandi cose".
"Con l'ingresso di Simeri – continua – mister Mignani ha voluto dare un segnale. Il mister ha a disposizione tanti giocatori bravi. Anche Di Gennaro che ha giocato solo 5'. Speriamo di continuare così. Per quanto mi riguarda, vengo da un periodo difficile soprattutto il primo mese dopo l'infortunio. Ma dentro di me sapevo che sarei rientrato. Quello che ho fatto in carriera me lo sono sudato. Ora devo ritrovare la forma che avevo prima dell'infortunio".
Alcune considerazioni sull'esordio dell'ultimo arrivato Maiello: "Ci avevo giocato mille volte contro. E' un ottimo giocatore e il direttore ha fatto davvero un grande colpo. Quando ci ho giocato contro in B, lo consideravo tra i migliori insieme a Scozzarella e Colombatto. E' un ragazzo umile. Ha fatto una grande partita nonostante avesse nelle gambe solo due allenamenti col gruppo". E sul bomber Mirco Antenucci salito a quota 13 in fatto di gol segnati quest'anno: "Ha detto che vuole giocare altri dieci anni e ha fatto un poco il fenomeno – scherza Di Cesare – . Parliamo di un giocatore straordinario, per i gol che fa e per la grinta che ci mette. Anche lui come me ha sofferto tanto in questi ultimi due anni. Sono stati anni particolari, soprattutto lo scorso. Ci abbiamo rimesso solo io e lui. fa parte del calcio. Dalle sconfitte diventi anche più forte e lo stiamo dimostrando".
Focus sul mese di febbraio, ricco di appuntamenti ravvicinati: "Si – conclude il capitano – ci saranno tante partite ravvicinate da giocare, una ogni tre giorni. Saranno fondamentali, ma non decisive. Dobbiamo fare il massimo cercando di allungare senza pensare agli altri. Siamo talmente forti che non guardiamo Avellino, Turris o Catanzaro. Con tutto il rispetto per queste squadre, dobbiamo solo pensare a noi e continuare a vincere come stiamo facendo".