PAROLA ALL'EX CAPITANO DEL MONZA ORA A BARI PER CONQUISTARE LA B

“Bari, equilibrio e tanto lavoro per la B”: parola di D’Errico

La Redazione
"Faccio la mezzala, ma anche l'esterno e il trequartista. Abbiamo bisogno dei tifosi"
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Andrea "Ciccio" D'Errico (24 marzo 1992), centrocampista offensivo di origini milanesi approdato al Bari lo scorso 8 luglio dal Monza dove ha indossato la fascia di capitano per sei stagioni – dal 2015 al 2021 – totalizzando 178 presenze e ben 43 gol all'attivo, lancia già il grido di battaglia.

Prima di cominciare, piccolo inciso sul nome…acquisito: "Chiamatemi pure Ciccio. Questo nome è una storia lunga. Mio padre mi chiamava così perché ero un po' tarchiatello. Così è e rimarrà per sempre".

Per D'Errico si tratta di un ritorno in Puglia, avendo giocato una decina di anni fa con la Fidelis Andria – prossimo avversario dei biancorossi sabato in Coppa – e Barletta. Con i federiciani, D'Errico ha giocato 25 partite e segnato una rete nella stagione 2012/13. Sarà quindi un ex fra tre giorni al San Nicola: "Ritorno in Puglia dove ho mosso i primi passi. Ad Andria sono cresciuto tanto come persona. C'era mister Vincenzo Cosco. E' stata la prima esperienza importante sul piano professionale, anche se andò male sul piano del risultato".

Poi i sei anni di Monza, un tempo che vale quasi metà carriera. Ora a Bari, per trovare la voglia di vincere ancora: "Per un giocatore – continua D'Errico – si gioca sempre per vincere. Ho chiuso col Monza per sposare un altro progetto importante, con le stesse ambizioni. A Bari c'è un progetto importante. Avrei scelto il Bari. Sono pronto a riprovare a fare la scalata fatta col Monza. Non mi piace cambiare squadra ogni anno. Io voglio tornare in B, come il Bari. E magari la A. Facciamo un passo alla volta". Da Berlusconi ai De Laurentiis: "Entrambe grandi proprietà. E' un onore essere qui. Con Galliani ho fatto un'esperienza mondiale a livello calcistico".
"Negli ultimi anni – puntualizza parlando delle sue caratteristiche tecniche – ho fatto la mezzala, ma ho giocato anche da esterno e come trequartista. L'inizio problematico per via del Covid? Sono al 70 per cento. Stiamo tutti lavorando bene, per recuperare i giorni persi".  Due parole su Bari e l'ambiente: "La città l'ho vista poco. Spero di poterla vedere meglio nei prossimi giorni. Abbiamo bisogno dei tifosi. Bari è una piazza calorosa e durante l'anno saranno fondamentali".
D'Errico sa come si vince: "Il campionato di C, girone C, è il più tosto. Si vince con equilibrio sia nelle vittorie che nelle sconfitte. Senza non si va avanti". La scelta della maglia numero 14: "Dopo sei anni con la dieci sulla spalle, ho voluto cambiare numero di maglia. Mi hanno consigliato in tanti la 14, compreso Mirco Antenucci. E' stato anche l'anno in cui ho conosciuto la mia compagna".
La chiosa è una promessa alla piazza: "Ce la metteremo tutta per vincere e portare il Bari in B. Sarà un campionato tosto, sappiamo di dover vincere e ci prenderemo tutte le responsabilità. Siamo venuti qua solo per vincere. Il resto sono chiacchiere".

 

mercoledì 18 Agosto 2021

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