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Arpal, FdI: «Scelta del dg messaggio devastante per i giovani. In Puglia non vince la meritocrazia»

La Redazione
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In Consiglio regionale gli esponenti di Fratelli d'Italia con una mozione chiederanno la revoca in autotutela della delibera che ha nominato Massimo Cassano a responsabile dell'agenzia per le politiche attive del lavoro
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Ce n’è per tutti, da Massimo Cassano che sarebbe stato nominato direttore di Arpal al posto di molti candidati dal curriculum ben più aderente alle funzioni da svolgere, ai responsabili della scelta e cioè Michele Emiliano e il direttore del Dipartimento economia della Regione ed ex Rettore di Unisalento, Domenico Laforgia. I consiglieri regionali pugliesi di Fratelli d’Italia tornano ad attaccare sulla questione della scelta dei vertici dell’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro.

«Quale messaggio viene dato ai giovani pugliesi – si chiedono i consiglieri regionali di Fratelli d'Italia – se la Regione Puglia e chi ha rivestito importati ruoli accademici, come l’ex rettore dell’Università di Lecce, Domenico Laforgia, nella scelta di un ‘tecnico’ (direttore generale di un’importante agenzia regionale) danno più peso ai voti che si portano durante le elezioni piuttosto che ai curricula? Che in Puglia non vale la pena studiare, meglio accasarsi con il potente di turno, crescere politicamente e cos? fare una fulminante carriera. Buttando alle ortiche la parola più usurata dalla sinistra: meritocrazia».

«Per questo – continuano gli esponenti di FI – la nostra battaglia prima sull’ex commissario (nomina illegittima) e poi sul direttore generale dell’Arpal non è contro la persona, ma per un principio. Non si possono fare avvisi pubblici per la scelta di un direttore generale e poi fare una selezione politica e non meritocratica. E’ appunto una questione di principio, un dovere morale che avvertiamo nei confronti dei giovani pugliesi che devono credere nel loro futuro studiando e migliorando professionalmente loro stessi, e non devono invece sentirsi obbligati a essere portatori di voti per accedere alla Pubblica Amministrazione al servizio del potente di turno».

«In questa vicenda – sottolineano – c’è poi un altro aspetto da rimarcare, forse anche più grave: l’avviso pubblico è stato solo per titoli (senza colloquio), e il direttore di dipartimento, il prof. Laforgia, non ha insediato nessuna commissione esaminatrice per la scelta della terna, ma ha avocato a sé la scelta. Ora sicuramente il prof. Laforgia, nella qualità più di rettore che di dirigente di dipartimento regionale, avrà esaminato centinaia e centinaia di laureandi e siamo certi che avrà fatto scelte più meritocratiche di quelle che ha fatto per la terna dell’Arpal».

«Per questo motivo – concludono –, convinti come siamo che non ci sia un solo consigliere regionale che non condivida i principi della nostra battaglia, auspichiamo la convergenza in Consiglio regionale sulla nostra mozione, che verrà discussa domani, 9 marzo, e che prevede la revoca in autotutela della delibera n. 2070 del 15/12/2020 (avente ad oggetto: ‘Nomina del Direttore Generale dell'agenzia regionale per le politiche del lavoro – ARPAL’)».

lunedì 8 Marzo 2021

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Nicola Scolamacchia
Nicola Scolamacchia
3 anni fa

Alme' è cosa certa che la sinistra si riempie la bocca di belle parole ma in concreto agisce esattamente al contrario di quanto afferma.
Un esempio su tutto?
Le rivelazioni de pm Panamara …
Sconcertante…
Vergognoso…
E nessuno accezione di qualche testata giornalista o di qualche programma televisivo ne parla…
Ma il tempo è galantuomo restituisce a tutti quello che merita.