Più di due anni per notificare un avviso di conclusione delle indagini preliminari.
È quanto accaduto nell’ambito dell’inchiesta a carico di nove indagati, tutti ex dirigenti della Asl di Bari, fra cui l’ex direttore generale Lea Cosentino, accusati di abuso d’ufficio per fatti relativi agli anni 2008-2011.
Alcuni degli episodi contestati dalla Procura di Bari risultano, oramai, prescritti e riguarderebbero presunte proroghe illegittime del servizio di trasporto dei pazienti nefropatici verso e dai centri di dialisi.
L’indagine, condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dal sostituto procuratore Gaetano De Bari, è stata avviata nel 2013.
Nel fascicolo i nomi degli ex direttori generali Lea Cosentino e Nicola Pansini, gli allora direttori amministrativi Francesco Lippolis e Massimo Mancini, gli ex direttori sanitari Rosa Porfido e Vito Gregorio Colacicco, gli ex dirigenti dell’area Gestione patrimonio Giovanni Molinari e Rachele Popolizio e l’allora commissario straordinario della Asl di Bari Angelo Domenico Colasanto.
Ad alcuni di loro l’avviso di chiusura indagini, datato luglio 2015, è stato notificato più di anni fa, Ma ad altri soltanto in questi giorni, a quasi dieci anni dai fatti.