Cronaca

Interessi al 120% e minacce di morte, arrestato usuraio

La Redazione
Ai domiciliari 36enne barese
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Un 36enne barese, incensurato, dipendente di una società di trasporti di Bari, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza con l’accusa di usura.

Il fermo, disposto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, è stato eseguito dai militari del Nucleo di Polizia tributaria della Finanza di Bari.

L’arresto, giunto al termine delle indagini del Gico della Finanza, è stato possibile anche grazie alla coraggiosa collaborazione di una vittima. Stando agli inquirenti, dal 2015, trovandosi in difficoltà economica, avrebbe chiesto aiuto a quello che sarebbe poi diventato il proprio aguzzino. I prestiti in denaro si sarebbero ripetuti nel tempo, in modo pressoché continuativo, sino all’inizio di quest’anno.

Nonostante gli ingenti importi rimborsati a titolo di interesse, l’ammontare del debito è rimasto pressoché immutato nel tempo, comportando interessi a un tasso mensile del 10%, corrispondente a un tasso annuale del 120%.

Dal maggio 2015 al febbraio 2017 la vittima avrebbe corrisposto interessi pari a 4.980 euro, a fronte di un prestito effettivo di 2.250 euro. Il pagamento delle quote si sarebbe interrotto alcuni mesi fa, a causa delle difficoltà economiche. Da qui le insistenti richieste di denaro, accompagnate da gravi minacce di morte.

La vittima ha, così, deciso di rompere il muro dell’omertà, e si è recata dalla Guardia di Finanza per denunciare il proprio aguzzino.

Il 36enne si trova adesso agli arresti domiciliari. Gli accertamenti continuano: secondo la Finanza altre persone in difficoltà potrebbero essersi rivolte all’usuraio e forse anche loro troveranno il coraggio di denunciare.

martedì 4 Luglio 2017

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