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Ricerca, il Politecnico ai primi tre posti in Italia

La Redazione
Pubblicata l'indagine nazionale Anvur. Ingegneria informatica, Architettura e Fisica sul podio
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Ingegneria industriale ed informatica, Architettura e Fisica. Sono le aree scientifiche in cui il Politecnico di Bari è sul podio della classifica nazionale dell’Anvur.

L'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca ieri ha pubblicato le tabelle di dettaglio (i migliori dipartimenti d’Italia, per disciplina) dell’ultima valutazione della qualità della ricerca (Vqr). Nelle tre aree il Politecnico barese si piazza in ottima posizione in base alle dimensioni delle sue strutture.

«Questi risultati confermano le ottime performance del Politecnico nei suoi principali ambiti di ricerca – commenta il rettore, Eugenio Di Sciascioe consentono di affermare la centralità del Politecnico di Bari come sicuro riferimento scientifico per il Paese e per il nostro territorio. Tutto ciò è stato realizzato nel periodo di maggiore stretta sui fondi ministeriali, in particolare per le università del Sud, per cui possiamo concludere che abbiamo fatto moltissimo con pochissimo».

La Vqr ha riguardato il periodo 2011- 2014 ed è stata resa nota, per grandi linee, a dicembre scorso. L’indagine si compone di una “classifica” nazionale, suddivisa per aree scientifiche e per dimensioni degli atenei ed una sezione di confronto internazionale. In tutta Italia sono state coinvolte 96 università, per un totale di 96.000 pubblicazioni scientifiche valutate, frutto del lavoro di circa 50mila, tra professori e ricercatori. Il Politecnico di Bari partecipa alla Vqr, inviando i suoi prodotti scientifici, in 5 macro aree come principali ambiti di ricerca: Scienze matematiche e informatiche; Scienze fisiche; Architettura; Ingegneria civile; Ingegneria industriale e dell’informazione.

Incentivi per gli studenti extracomunitari
Iscrizione gratuita ai test di ammissione ai corsi di laurea e azzeramento delle tasse al primo anno di studi, per gli studenti residenti fuori dell’Unione Europea. Così il Politecnico punta ad attrarre nuove matricole dall’estero, in particolare dai paesi del Mediterraneo. Il provvedimento è stato adottato ieri dal consiglio di amministrazione dell’ateneo su proposta del rettore e contiene anche un elemento di incentivo al merito, oltre che promozionale. L’esonero totale dalle tasse, infatti, sarà riconosciuto anche per gli anni successivi al primo, agli studenti extra Ue che avranno ottenuto, entro il 31 dicembre di ogni anno, almeno 20 crediti formativi (dimostrando, quindi, di aver superato parte degli esami previsti dal piano di studi).

Nuovi corsi di studi
Intanto, il senato accademico del Politecnico nelle ultime sedute ha approvato alcune modifiche agli ordinamenti dei corsi di laurea. La novità più importante riguarda il corso di laurea in Ingegneria dei sistemi aerospaziali, che si svolge nella sede di Taranto e che diventerà interateneo dal prossimo anno accademico: un accordo con l’Università del Salento, per l’erogazione congiunta del corso, prevede che il Politecnico gestisca la laurea triennale e l’ateneo leccese la corrispondente magistrale biennale.

Nella sede di Bari, invece, sarà attivato il nuovo corso di laurea magistrale in Industrial Design, per dare continuità al percorso di studi, già esistente, della triennale in Disegno industriale.

Positivi i risultati delle ultime immatricolazioni: +9% rispetto all’anno scorso, in particolare per i corsi di Ingegneria informatica e dell’automazione (+ 51%), Ingegneria gestionale (+ 26%) e Ingegneria meccanica (+ 15%).

mercoledì 22 Febbraio 2017

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