Il giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Bari Francesco Agnino ha condannato a 30 anni Luigi Di Gioia, 53enne barese con precedenti accusato dell'omicidio di Giuseppe Sciannimanico. L'agente immobiliare fu ucciso a Bari il 26 ottobre 2015.
Il processo si è svolto con rito abbreviato. Di Gioia è stato condannato anche a risarcire le parti civili: provvisionali di 250mila euro ai genitori della vittima, di 100mila euro al fratello Pasquale e 175mila euro alla fidanzata Vanessa.
L''ex collega di Sciannimanico, il 49enne Roberto Perilli, è invece imputato in Corte d'assise. I due, stando alle indagini della Squadra mobile coordinate dal sostituto procuratore Francesco Bretone, avrebbero fissato un appuntamento con la vittima per visionare un appartamento. Sciannimanico fu freddato con due colpi di pistola.
L'invidia professionale di Perilli il presunto movente del delitto.