Parte da Bari il primo road-show nazionale di FlixBus, la start-up degli autobus verdi che dallo scorso luglio offre viaggi a media e lunga percorrenza per l’Italia e l’Europa.
Nel contesto informale ma innovativo dell’Impact Hub di Bari, il managing director Andrea Incondi ha presentato nella giornata di ieri il modello di business di FlixBus, soffermandosi sulle nuove tratte Bari-Milano e Lecce-Bergamo e sull’accordo siglato con il partner pugliese Nicola Biscotti.
«FlixBus – racconta Incondi – è nata tre anni fa a Monaco: nell’estate 2012, tre ragazzi pensarono ad un nuovo modo di viaggiare, accessibile a tutti e specialmente ai più giovani». Sfruttando la collaborazione di aziende con esperienza decennale nell’ambito dei trasporti, come la Saps di Nicola Biscotti nel caso pugliese, FlixBus si pone l’obiettivo di «rivoluzionare la mobilità, mettendo in campo le proprie competenze per la pianificazione della rete, le strategie di prezzo, il servizio clienti, il marketing e la comunicazione».
Il managing director sottolinea, inoltre, il supporto tecnologico alla base dell’azienda («un algoritmo che determina le migliori tratte e i migliori orari») e la «sostenibilità a 360 gradi, che porta benefici per l’ambiente, l’economia e la società».
Per quanto riguarda l’ambiente, FlixBus dà la possibilità ai suoi passeggeri di compensare le emissioni di CO2 prodotte dal viaggio, pagando un piccolo sovrapprezzo volontario che viene devoluto all’Atmosfair, una Ong dedita a progetti di protezione del clima.
All’incontro, presente anche Nicola Biscotti, amministratore dell’azienda di autobus Saps. «Crediamo in questo progetto innovativo – ha dichiarato Biscotti – ci ha colpito il nuovo sistema attuato da FlixBus di veicolare il trasporto in bus, e abbiamo accettato la sfida».
Al termine della conferenza stampa, in collegamento da Berlino, è intervenuto il fondatore Daniel Krauss: «Eravamo dei ragazzi che credevano nel progetto. Siamo partiti in sordina: sapevamo che non saremmo stati solo un’azienda di trasporti, ma un’azienda tecnologica».
«Sono orgoglioso – conclude Krauss – che questa avventura nata in Germania, sia adesso arrivata anche in Italia».