Nell'Italia del XXI secolo si parla ancora di diritto allo studio. Gli studenti che si apprestano a immatricolarsi o iscriversi al nuovo anno accademico si trovano di fronte a una poco piacevole sorpresa.
I nuovi parametri di calcolo dell'Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) e dell'Ispe (Indicatore di situazione patrimoniale equivalente), entrati in vigore dal 1° gennaio, di fatto rendono gli studenti più "ricchi" dello scorso anno, e quindi chiudono la porta ad eventuali domande per borse di studio, mense e alloggi.
«Un quadro desolante dal punto di vista del diritto allo studio» denuncia Link. Il sindacato studentesco ha già lanciato "Io non rinuncio", campagna nazionale di raccolta firme sul web con cui si chiede «l'eliminazione dei parametri Ispe, l'innalzamento della soglia Isee e l'esenzione dalle tasse per gli studenti entro questa soglia».
«Molti studenti risultano più ricchi del passato, senza che vi sia stato un cambiamento reale delle condizioni reddituali e patrimoniali e ciò ha escluso dalla possibilità di fare domanda per borse di studio, mense e alloggi il 30% degli studenti idonei, oltre a provocare un aumento delle tasse universitarie» denuncia di Ruggiero Quarto.
Senza l'intervento di governo e Regione Puglia per il sindacato studentesco si rischia di vedere diminuire ulteriormente il numero di studenti universitari costretti a rinunciare agli studi a causa dei loro costi elevati.
Non solo parametri economici. L'ingresso nel mondo accademico può essere anche precluso dal "numero chiuso". «Come sindacato studentesco da anni siamo contrari al numero programmato – spiega Link – perchè si nega il diritto all'accesso ai saperi, ignorando il fatto che siamo tra gli ultimi in Europa per percentuale di laureati e che, in campi come quello medico, a breve affronteremo una grossa carenza di personale».
Critiche anche al sistema di valutazione, il test a crocette: «Non può rappresentare un reale strumento di selezione oltre al fatto che da anni vengono segnalate difficoltà e complessità».
Link lancia un appello a tutti gli studenti che hanno affrontato o affronteranno il test d'ingresso, anche per raccogliere perplessità e lamentele. Di questo si parlerà mercoledì 16 settembre (alle 15) nell'aula Aldo Moro del dipartimento di Giurisprudenza. L'assemblea pubblica sarà aperta a tutti.