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“Buona scuola”, duemila docenti pugliesi faranno le valigie

La Redazione
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“Buona scuola”
La Regione ha incontrato ieri i rappresentanti sindacali. Emiliano propone misure in collaborazione con i presidenti delle altre regioni. Il video
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La cosiddetta "Buona scuola" del governo Renzi e le sue ricadute in Puglia, con numerosi docenti costretti a trasferirsi in altre regioni, soprattutto settentrionali, per ottenere le immissioni in ruolo e le relative cattedre.

Se ne è discusso ieri in Regione, in un incontro convocato dal presidente Michele Emiliano. Con lui l’assessore all’Istruzione Sebastiano Leo e il presidente della VI commissione consiliare, Alfonso Pisicchio. Insieme si sono confrontati con i rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl, Uil, Anp, Gilda e Snals.

«Di fronte a un cambiamento epocale come quello della legge Buona Scuola – ha detto Emiliano – oggi dopo la sua approvazione definitiva non vogliamo dare giudizi, che sono stati già chiaramente espressi durante il dibattito parlamentare. Ci siamo posti il problema di come, collaborando lealmente con il Governo, sostenere un mondo – quello della scuola – con il quale costruire il futuro del Paese».

Dalla Regione si guarda con «prospettiva pragmatica» ai problemi che riguarderanno i docenti che si trasferiranno al nord. «Penso – ha spiegato Emiliano – ai temi dei trasporti pubblici – sia per ragioni di ufficio che per tornare nei luoghi di origine – e della casa. Penso che ci possa essere un welfare temporaneo per chi è al primo impiego e con la collaborazione degli altri presidenti delle regioni vogliamo che la legge riesca al meglio per i nostri docenti, anche assumendo le opportune modifiche. Mi auguro dunque l’atteggiamento della Regione Puglia sia percepito come di leale collaborazione».

Il numero di docenti pugliesi destinati a cambiare regione – è emerso nell'incontro – non dovrebbe essere inferiore a duemila unità. «Vorrei coinvolgere in questo esame – ha aggiunto il presidente – anche gli altri presidenti delle regioni oggetto di fenomeni analoghi per cercare un modo per rendere sostenibile l’impatto di questi trasferimenti sia dal punto di vista del costo dei trasporti che degli alloggi attraverso forme di collaborazione. Quello che stiamo facendo serve ad agevolare l’applicazione della legge sulla “Buona Scuola” e a renderla ovunque accettabile, anche da parte di coloro che sono in maggiore sofferenza».

la riunione di ieri ha dato il via a un tavolo permanente tra sindacati e amministrazione regionale. Sarà operativo per i prossimi cinque anni. «È nostra intenzione – ha annunciato Emiliano  – redigere in tempi brevi una delibera di indirizzo da sottoporre anche all’attenzione del Consiglio per connettere le attività scolastiche al resto delle attività da noi sostenute, in particolare per rafforzare il rapporto scuola/lavoro».

I partecipanti all’incontro hanno redatto un documento congiunto. Emiliano ha chiesto un incontro ad Anna Cammalleri, direttrice dell’Ufficio scolastico regionale, per esaminarlo.
 

sabato 29 Agosto 2015

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