Politica

Bridgestone, sindacati e istituzioni si confrontano in Regione

La Redazione
Emiliano accoglie la proposta della Cgil: appuntamento al 22 luglio. Gesmundo: «Salvaguardare i 700 lavoratori e mantenere l'azienda sul territorio»
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Si parlerà del caso Bridgestone mercoledì 22 luglio, nella sede della presidenza della Regione Puglia (Lungomare N. Sauro, 33 – II piano – sala riunioni).

Il presidente Michele Emiliano ha convocato alle 17 un tavolo per discutere dello stabilimento barese, su richiesta della Cgil di Bari. Saranno presenti anche il sindaco di Bari, Antonio Decaro, gli assessori regionali Loredana Capone e Sebastiano Leo, le rappresentanze sindacali e i sindacati di categoria.

«Dobbiamo salvaguardare i circa 700 lavoratori occupati, i loro salari e lottare per il mantenimento dell’azienda sul territorio» ha dichiarato Pino Gesmundo, segretario generale Cgil di Bari, commentando la riunione tenutasi martedì a Roma nella sede del Ministero dello Sviluppo economico.

Il confronto per definire i termini di attuazione del piano di reindustrializzazione, sottoscritto nel 2013, per scongiurare la chiusura dello stabilimento barese proseguirà il 23 luglio. Una data che potrebbe essere decisiva, e a cui i sindacati vogliono giungere con l'appoggio delle istitutizioni locali.

«Le istituzioni che hanno sempre avuto un importante ruolo nella gestione di queste vertenze, devono dare il loro contributo – ha aggiunto Gesmundo -. La Regione Puglia continua ad essere disponibile, mentre l’Area Metropolitana non può restare fuori da questa partita. Quindi chiediamo al Comune di Bari che faccia i suoi passi per essere parte di questa discussione, come ha sempre fatto nel passato».

Un confronto, quello sullo stabilimento barese, seguito anche dagli onorevoli del Pd  Dario Ginefra  e Ludovico Vico (membri della X Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati). « Va salvaguardato – hanno dichiarato – il diritto al lavoro dei circa 700 lavoratori occupati nello stabilimento barese nel rispetto degli impegni sottoscritti nel 2013. Questi, tuttavia, vanno attualizzati e si deve prendere in seria considerazione la richiesta sindacale di un impegno aziendale almeno triennale».
 

venerdì 17 Luglio 2015

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