Cultura

Cento anni di “cape de firr”, un libro e una mostra

La Redazione
Acquedotto pugliese celebra la sua celebre fontanella
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Cento anni fa sgorgava per la prima volta in Puglia l'acqua del Sele, grazie alla realizzazione della più grande opera idraulica dell'era moderna, l'Acquedotto Pugliese.

Con essa, nasce anche uno dei simboli più amati dell'acqua salubre nel tacco d'Italia, la "cape de firr", la mitica fontanina che per prima ha reso disponibile il prezioso liquido nelle piazze di Puglia. Per festeggiarla, a distanza di cento anni dal primo zampillo, Acquedotto Pugliese le dedica un libro e una mostra fotografica.

"La terra delle fontane" è il titolo del libro, edito da Adda, scritto da Vito Palumbo, responsabile della comunicazione e relazioni esterrne dell'Acquedotto. Il volume, impreziosito da una suggestiva documentazione fotografica d’epoca, è un tributo (e un dono) a chi, inseguendo un sogno, ha compiuto un’impresa colossale in soli nove anni (dal 1906 al 1915) sfidando tutte le difficoltà di un tempo in cui gli strumenti a disposizione non assicuravano il successo e la ragione consigliava di non provarci nemmeno.
Il libro raccoglie un contributo di Nicola Costantino, amministratore unico dell'ente idrico.

"La fonta si racconta" è invece il titolo della mostra con rare immagini tratte dall'archivio storico di Aqp.

L'esposizione è stata inaugurata il 9 luglio e sarà visitabile sino al 31 luglio nella sede dell'Acquedotto, a Bari in via Cognetti 36, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 (compatibilmente con le esigenze di servizio).
 

martedì 14 Luglio 2015

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