Un meeting di studio e quattro seminari formativi a luglio, una conferenza internazionale a settembre: entra nel vivo il progetto N.o. Barrier della Città Metropolitana di Bari, incentrato sul turismo senza barriere per tutte le disabilità: psico-fisiche, sensoriali e intellettive.
Avviato nel 2012 dalla soppressa Provincia di Bari, N.o. Barrier ha come obiettivo rafforzare i percorsi di inclusione sociale delle persone con disabilità attraverso il turismo sostenibile. E per ridurre le barriere sia fisiche sia socioculturali che ostacolano la fruizione turistica è stata realizzata una rete di interventi per individuare itinerari turistici accessibili, fruibili in rete su un portale web e a breve su smartphone scaricando una applicazione gratuita.
Finanziato nell’ambito del Programma Etcp Greece-Italy 2007-2013, il progetto si sviluppa tra Italia e Grecia, con capofila la Città Metropolitana di Bari, in collaborazione con la Provincia di Lecce, i comuni di Bari e di Nardò, l’Università di Bari – Cirpas, l’Istituto pugliese di ricerche economiche e sociali, le regioni della Grecia occidentale e delle Isole Jonie.
Ad oggi N.o. Barrier prevede in tutto 13 itinerari: cinque nel Barese, altrettanti nel Leccese, due nel Brindisino, uno in Grecia, a Katakolo nel Peloponneso, nei pressi di Olympia.
Il meeting e i seminari sono incentrati sul territorio della Città Metropolitana e sugli itinerari collegati: “La città di Bari”; “Le gravine e Altamura” (Comuni di Gravina di Puglia e Altamura); “ Costa Adriatica e dintorni ” (Mola di Bari, Rutigliano, Conversano, Polignano a Mare, Monopoli); “Aragonese” (Giovinazzo, Bitonto e Molfetta); “Valle d’Itria” (Castellana Grotte, Alberobello, Locorotondo, Putignano).
Tutti individuati sia per l’attrattività culturale e ambientale sia per la presenza di strutture e infrastrutture già accessibili o potenzialmente tali: il progetto è infatti in piena fase di sviluppo della selezione di strutture ricettive, esercenti e servizi turistici idonei ad a cquisire un’etichetta di accessibilità.
Intanto, giovedì 2 luglio il primo meeting tecnico, nel Palazzo della Città Metropolitana di Bari, dalle 15.30 alle 18, per condividere gli itinerari N.o. Barrier individuati. Interverranno le associazioni rappresentative delle diverse disabilità – già coinvolte nella fase iniziale delle attività progettuali – oltre ai referenti dei Servizi sociali dei 15 comuni ricompresi negli itinerari e dell’Asl Bari.
A seguire, il 7, 14 e 21 luglio, i seminari formativi che coinvolgeranno la rete del sistema turistico locale: strutture ricettive, esercizi commerciali, operatori turistici, responsabili del sistema trasporti, Sistema Iat – Informazioni e accoglienza turistica, Puglia Promozione, sino ai sindaci, agli assessori e dirigenti comunali delle aree considerate. A settembre, infine, la conferenza internazionale con tutti i soggetti coinvolti, con panoramica dagli obiettivi ai risultati.
Fine ultimo del progetto, oltre ad accelerare il processo di destagionalizzazione dei flussi turistici, è dimostrare come l’investimento in infrastrutture per l’accessibilità sia remunerativo in termini di creazione di nuove opportunità economiche e di integrazione sociale, oltre che in termini di miglioramento della qualità della vita delle persone.
Non a caso No Barrier è stato selezionato tra le esperienze significative di cooperazione territoriale nell’ultima Conferenza Internazionale di Salonicco.