E’ una sorta di effetto domino quello che si sta producendo nelle file del centrosinistra a seguito delle primarie per la scelta del candidato premier: infatti, dopo l’annuncio del Partito Democratico di affidare a questo strumento popolare anche la determinazione della lista dei parlamentari, anche la sinistra vendoliana si è schierata per questo sistema.
Così, il Presidente del Movimento regionale, Sebastiano Leo, l’assessore Dario Stefano e i consiglieri regionali Angelo Disabato, Anna Nuziello, Francesco Laddomada e Giovanni Brigante de La Puglia per Vendola esprimono apprezzamento per la decisione del Presidente Nichi Vendola di confermare le primarie quale miglior strumento di democrazia per individuare i candidati parlamentari che formeranno le liste elettorali per le prossime elezioni politiche.
<<Le primarie -dichiarano gli esponenti della PPV- rappresentano la controffensiva della buona politica nei confronti di una legge elettorale che espropria il diritto dei cittadini di scegliere i propri rappresentanti nelle istituzioni. Un diritto/dovere che sarà restituito ai cittadini per ridare slancio e forza alla democrazia e ai diritti civili e di libertà del nostro Paese. Il 29 e il 30 dicembre parteciperemo con la stessa passione ed entusiasmo che hanno contraddistinto il nostro impegno nelle “primarie Italia Bene Comune”, la straordinaria mobilitazione popolare che ha individuato il candidato Presidente del Consiglio del centrosinistra>>.
Alla luce di ciò, si registra il commento entusiasta di Sergio Blasi, segretario regionale del PD: “Sono davvero felice, perché quello che sta producendo il Pd in queste ore rappresenta un fatto straordinario; stiamo provando a cambiare la politica in Italia. . Il fatto che immediatamente dopo di noi anche Sel abbia scelto di svolgere Primarie è il segno evidente di quello che dico.”
“Aspettiamo la direzione nazionale – ha concluso l’esponente democratico – che provvederà a licenziare il regolamento, – ha concluso Blasi -successivamente il 21 convocherò la Direzione regionale per definire entro il 23 le liste di candidati e candidate che sottoporremo all’elettorato. Sarà ovviamente garantita la parità di genere con la doppia preferenza.”
Nel frattempo, l’aria nel centrodestra è sempre più calda, con frammentazioni in vista e con l’ormai percepita scelta di non adottare lo strumento delle primarie per la selezione dei candidati.
Se il centrodestra non sceglierà lo stesso metodo, si scaverà la fossa da solo..La nomenclatura di questo schieramento politico non ha capito niente, è rimasta ferma all’epoca primitiva.In politica sta avanzando il nuovo !