Politica

Cirasola smentisce Emiliano: “I soldi dell’aeroporto il Comune li incassa eccome”

Gaetano Macina
I soldi della tassa sul passeggero del Ministero degli Interni sconosciuti alla Ragioneria comunale
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Lo scorso 31 Ottobre il sindaco di Bari Michele Emiliano, durante un Consiglio della I Circoscrizione, fece l’estremo tentativo di convincere il presidente dimissionario Di Liso a non dimettersi. Nel suo lungo discorso pose l’accento su alcune delle tematiche invocate dallo stesso a motivo delle sue dimissioni. Fra queste la questione dei soldi della tassa sul passeggero. Le altre saranno oggetto di approfondimenti  successivi, grazie alla conoscenza e disponibilità a discuterne pubblicamente del neo eletto consigliere nazionale  della organizzazione sindacale CONF.SAL –DICCAP, Carlo Cirasola, nonché  componente di rilievo del Movimento Schittulli.

La prima cosa che ha destato l’attenzione  del sindacalista è stata la scarsa conoscenza di Emiliano sui fondi della tassa sul passeggero che il Ministero degli Interni da diversi anni assegna al Comune di Bari. “Pensavo – dice Cirasola – che Emiliano si fosse informato sulla questione, ed invece nella seduta del consiglio Comunale del 15 Novembre u.s , citando le fonti interne della ragioneria nella persona del Dott. Francesco Catanese, ha dichiarato all’assise comunale che questi fondi a cui Di Liso aveva fatto riferimento non erano mai esistiti. Emiliano dichiarava che il Comune di Bari non aveva incassato una lira! Probabilmente – continua Cirasola – il dott. Catanese ha avuto un momento di amnesia e non ricorda che il 23 Marzo del lontano 2008, in risposta ad un quesito pervenuto dalla Prima Circoscrizione dimostrava di essere perfettamente a conoscenza dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarco (Tassa sul passeggero) e comunicava ufficialmente che il Comune di Bari per l’anno 2006 aveva incassato 118 mila euro e per il 2007 euro 157 mila”.

Cirasola aggiorna poi i dati: nel 2008 il Comune ha incassato 180 mila euro, nel 2009 160 mila, nel 2010  126 mila. Per il 2011 non sono stati ancora assegnati ma si presume che, unitamente a quelli del 2012, la somma complessiva sfiorerà la cifra di un milione di euro. Non sono bruscolini ed è grave che il Signor Sindaco non sia stato messo a conoscenza di questo introito. “Ma – continua Cirasola – da vecchio volpone  del “non si sa mai” Emiliano ha dichiarato che i soldi, qualora esistenti, dovevano essere ripartiti con altri quartieri, come San Girolamo, che si trovano nel cono di atterraggio degli aerei”.

Davanti a tanta ignoranza del Sindaco sulla tematica Cirasola, con spirito costruttivo finalizzato ad erudirlo in materia, ha voluto precisare quanto segue: “La tassa sul passeggero è stata istituita nel 2004 grazie alla battaglia condotta dai sindaci di molti comuni interessati e riuniti in un’associazione, l’Associazione Nazionale dei Comuni Aeroportuali Italiani (finanziata dai Comuni e diretta dai Sindaci), nata come strumento di tutela dei cittadini, delle attività economiche territoriali e delle risorse ambientali nella loro interazione con l’aeroporto. Dalla sua costituzione (era il 1997) l’ANCAI ha messo a punto diversi interventi e definito la propria azione in linea con le leggi e normative sul territorio e sull’ambiente. Il Comune di Bari non ha voluto mai fare parte di questa associazione ma riceve gli introiti, come pure il comune di Bitonto in minor parte. Le assegnazioni dei fondi – precisa ancora Cirasola – vengono fatte in base alla superficie del sedime aeroportuale interessato: nello specifico, l’aeroporto di Bari Palese (e non Bari San Girolamo od altro) ed in minor parte per il territorio di Bitonto”.

Proseguendo Cirasola ci tiene a sottolineare che nel tempo Palese è diventata sede del più importante aeroporto della Puglia: per questo  sono stati espropriati migliaia di ettari di terreno ai proprietari di Palese e Santo Spirito, abbattuti alberi di mandorlo ed olivo, su Palese e Macchie sono sparati nell’aria centinaia di Kg di PM 10 dagli aerei senza che il comune abbia installato una centralina per il controllo, per non parlare del rumore e degli altri inquinanti chimico-fisici. Le centraline per il rumore aereo sono state piazzate all’interno del Cimitero ed in Via da Ponte, a Palese, non certamente a san Girolamo o in altri quartieri.

Questi i fatti – conclude Cirasola – e spero di aver contribuito a far conoscere al Signor Sindaco ed a tutti i consiglieri del Comune di Bari come stanno veramente le cose  sulla questione dei contributi aeroportuali ed a chi davvero spettano, da un punto di vista morale e materiale a compensazione del disagio passato e futuro. Per questo spero che Emiliano voglia chiedere scusa per il suo lapsus sull’argomento a Di Liso ed ai cittadini di Palese oltre ad una tiratina di orecchi alla dirigenza della ragioneria del Comune ed in ultimo a sborsare quei ”quattrini” a favore della Prima circoscrizione”.

venerdì 7 Dicembre 2012

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Gabriele Piscitelli
Gabriele Piscitelli
11 anni fa

Cè, dell’Altro che bisognerebbe smentire il sindaco di Bari Michele Emiliano e suoi delegati anche al sospetto dei CUD viziati,riferimento anno 2005 X 2006 e anno 2006 X 2007 e anno 2009 X anno 2010. di cui l’assessore al Contenzioso e all’Avvocatura in data Bari, 17 ottobre si rifutava di avere un incontro in merito in quanto rientra in merito ad azioni di atti non conforme alle normative VIGENTI. Come dire che oggi dobbiamo dire al suo. SPOT. “Emiliano per Bari con Tanta IPOCRISIA” !!!

Claudio Pandolfi
Claudio Pandolfi
11 anni fa

Non per difendere Emiliano, che si difende bene da solo, mentre a quanto pare altri fanno figure da baccalà alla sua presenza, ma il sindacalista dove vuole arrivare con questi voli pindarici? AMmesso e non concesso che siano 200.000 euro anno dalle tasse di imbarco cosa pensa di farci se deve gestire un vasto territorio con 30.000 abitanti? Nemmeno le buste per i cestini dell’immondizia ci mettette con queste miserie. Piuttosto vediamo di darci da fare per migliorare il porticciolo e la costa pressando gli attuali consiglieri.