Dopo una pressante azione sindacale dell’Usppi, (proteste dinanzi al Consiglio Regionale, proteste dinanzi alla Asl/Ba, proteste dinanzi alla Giunta Regionale), la Asl di Bari con Delibera del direttore generale di ieri, 26 novembre 2012, n°2002 la AsL/Ba ha adottato le conciliazioni per tutto il personale de-stabilizzati, 96 unità, (scadeva il contratto di lavoro il prossimo 30 novembre).
Una mossa intelligente del management della Asl di Bari, riferisce il segretario generale dell’Usppi Nicola Brescia, che avvia i procedimenti di conciliazioni, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, dinanzi alla competente direzione provinciale di lavoro, con tutti i dirigenti interessati alle procedure di cui alla legge L.R. 40/2007, con i quali era stato stipulato il contratto di lavoro a tempo indeterminato, che abbiano giudizio pendente innanzi alle competenti sedi giurisdizionali e/o abbiano ottenuto sentenza favorevole. La presente conciliazione e il tempo indeterminato è condizionata alla prosecuzione del contenzioso in corso, fino al terzo grado di giudizio, pertanto, qualunque ipotesi di interruzione e/o estinzione del giudizio pendente per cause imputabili al dirigente, determina la cessazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
L’Usppi/Puglia, esprime enorme soddisfazione attraverso il suo segretario Nicola Brescia, e sospende il sit-in di protesta indetto per oggi 27 novembre alle ore 10,00, per l’avvio delle conciliazioni, e, di conseguenza, non vi sarà più interruzione del servizio fino a sentenza del terzo grado.
L’ USSPI Puglia si dovrebbe vergognare di aver dato sostegno a questo atto conciliativo del tutto “non conciliativo”, un vero e proprio ricatto che trasforma professionisti seri in precari a tempo indeterminato e sub iudice ! Professionisti seri che devono dividersi tra il proprio duro lavoro e le aule di tribunale per chissà quanto tempo. Per non parlare delle spese legali. VERGOGNA: LA CONCILIAZIONE ANNULLA IL CONTENZIOSO come fatto dal DG Gorgoni dell’ASL BAT.
L’ USSPI Puglia si dovrebbe vergognare di aver dato sostegno a questo atto conciliativo del tutto “non conciliativo”, un vero e proprio ricatto che trasforma professionisti seri in precari a tempo indeterminato e sub iudice ! Professionisti seri che devono dividersi tra il proprio duro lavoro e le aule di tribunale per chissà quanto tempo. Per non parlare delle spese legali. VERGOGNA: LA CONCILIAZIONE ANNULLA IL CONTENZIOSO come fatto dal DG Gorgoni dell’ASL BAT.
CONCILIAZIONI TOMBALI! QUESTA SAREBBE LA VERA GIUSTIZIA, non questa falsa ipocrisia!