Dopo oltre 30 anni di critiche, polemiche e dissidi presenti anche all’interno della stessa maggioranza di centro sinistra, il progetto dei lavori di completamento dell’area “Pizzoli-Marisabella” del Porto di Bari è stato alla fin fine aggiudicato da la Grandi Lavori Finconsit e la Nuova Coedmar. Un progetto complessivo da 58 milioni di euro che si prevede saranno materialmente avviati entro la fine di quest’anno per essere conclusi entro la metà di agosto del 2015. Nello specifico i lavori permetteranno di costruire una banchina per far attraccare le navi, i lavori vedranno utilizzato il pietrame e non il cemento e si tratta di un’opera che “non raddoppia” Marisabella, ma che la completa.
"Sono venuto qua per vedere se è tutto vero” , sono state le prime parole che il Sindaco di Bari Michele Emiliano ha speso durante la presentazione del progetto alla stampa. “A noi non interessa chi fa l’opera (sia essa Marisabella o altre attività ndr.), a noi interessa che la si realizzi. In Italia trascorre troppo tempo soltanto a discutere su CHI deve svolgere un lavoro. Per aumentare il Pil – ha continuato Emiliano – bisogna fare attività turistiche nel Porto e per tale ragione occorre rivedere il master plan del Porto per aprirlo alla Città.”
Ma l’obiettivo del primo cittadino è un altro, ha un progetto politico per Bari, ossia quello che diventi una smart city, una città intelligente che fuoriesca dai confini campanilistici legati al territorio: “La parola città metropolitana non è un atto di guerra verso qualcuno, l’identità non è minacciata dall’investimento di un’area più vasta. Ecco perché E’ DEMENZIALE – termine ripetuto con vigore parecchie volte – che un eventuale porto turistico sia una ricchezza soltanto ad appannaggio della città di Bari.”
Meravigliosamente BARI!!Bravo Emiliano,quando parli così,mi aggradi.