Non è bastato il blitz notturno degli studenti di Uds e della loro gigantesca carota posta di fronte l’ingresso della sede del provveditorato a Bari, hanno dato il via, questa mattina, in 14 scuole di Bari e provincia a delle assemblee autoconvocate.
”La grande partecipazione è il sintomo di un disagio percepito da ogni studente, scrivono in una nota, che ormai si rende conto di come i continui tagli e i tentativi di riforma non facciano altro che inserirsi in un disegno politico ben preciso, quello di privatizzare tutto ciò che è ancora pubblico (processo che nella scuola va avanti da almeno un ventennio).
La coordinazione fra le diverse scuole è stata e sarà essenziale per dare un segnale forte: tutti gli studenti credono che sia necessario cambiare lo stato attuale delle cose, invertire la direzione intrapresa dai vari governi per arrivare alla liberazione dei saperi. Temi quali l’Aprea, il diritto allo studio, la riduzione di spazi di partecipazione nelle scuole non possono rimanere in secondo piano: la condizione del mondo della conoscenza e della formazione deve divenire una priorità.
Siamo stati definiti “choosy”, si legge, ci è stato detto che dovremmo essere trattati “a bastone e carota”: a tutto questo noi rispondiamo riprendendoci i nostri spazi di democrazia nelle scuole e nelle città”.
Per completare l’opera, oggi pomeriggio, alle 18 in piazza S. Ferdinando avrà luogo un flash mob per porre al centro dell’attenzione mediatica il tema dello smantellamento dell’istruzione pubblica.
La partecipazione all’iniziativa, nonostante il tempo non clemente, si prevede cospicua, visto le scuole che vi hanno aderito, quali: LSS Salvemini, LSS Scacchi, LSS Fermi, ITIS Marconi, ITCL Marco Polo, ITC Le Noci, IISS Elena di Savoia, ITE Giulio Cesare, LCS Socrate, LSLS Cartesio, ITCS De Viti De Marco, LCS Flacco, IISS Majorana.