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Dalle dichiarazioni della Fornero a quelle di Profumo, indignazione e polemica tra i giovani

lama
Blitz notturno degli studenti di UdS: una carota innanzi l'Ufficio Scolastico Regionale perchè "non siamo muli"
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Le dichiarazioni del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Fornero Sul lavoro non dovete essere schizzinosi” hanno suscitato rabbia e sconforto tra i giovani.
Forse, non tanto per la frase in sè, del resto uno studio recente ha dimostrato che quasi più del 70% dei giovani, oggi come oggi, pur non chiudendo in un cassetto i propri desideri, si adatterebbe a fare qualsiasi lavoro per racimolare almeno qualche soldino e rendersi in parte indipendente dalla propria famiglia di origine e accumulare quell’esperienza tanto richiesta nelle aziende ove auspicano di essere assunti. Ma quello che ha destato più indignazione è il fatto che a dirlo sia stata una donna, professoressa ordinaria di Economia politica presso la Facoltà di Economia dell'Università di Torino, la cui figlia sta seguendo – probabilmente senza troppe difficoltà – le sue orme quindi difficilmente hanno evitato di fare troppo le “choosy”. Da qui i rimproveri e i fischi, reali al convegno a Milano durante il quale è intervenuta, e virtuali sui social network.

E ancora, per rimarcare la dose, anche il Ministro dell'Istruzione, Profumo si è espresso sui giovani sostenendo che  gli studenti andrebbero trattati a “bastone e carota, ma non troppa carota".
Proprio quest’ultima dichiarazione non è passata inosservata neanche a Bari ove c’è stata una dimostrazione, anzi un vero e proprio blitz, per urlare la propria indignazione.
E’ quello degli Studenti di UdS Bari che hanno lasciato, davanti all'Ufficio Scolastico Regionale, una carota gigante, per ricordare che non “siamo ‘muli’, come farebbero credere le dichiarazioni di Profumo, ma che siamo invece soggetti attivi, capaci di immaginare e portare avanti un'alternativa, che siamo noi la promessa di un domani migliore”.

“Da mesi – spiegano in una nota – ci siamo accorti che le politiche messe in atto da questo governo non fanno altro che ricalcare perfettamente quelle iniziate dal governo precedente e si inseriscono nel disegno europeo che vede l'austerity come unica chiave di uscita dalla crisi. Noi crediamo invece nell'istruzione come strumento di emancipazione, pensiamo che l'accesso ai saperi e alla cultura non debba essere, come è ogni giorno di più, riservato solo ad un'elite ma che sia arrivato il momento di liberare i saperi e ripubblicizzare scuole ed università. Dopo l'infelice dichiarazione di Profumo, secondo cui andremmo trattati a "bastone e carota, ma non troppa carota", proprio questa è diventata il simbolo della protesta: rispondendo ironicamente alle parole del ministro, abbiamo portato in piazza e distribuito carote a Roma, Milano e Torino”.

venerdì 26 Ottobre 2012

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