Politica

Stop alle monotematiche: la maggioranza di Emiliano contro lo spreco di denaro

Francesca Avena
Deserta la seduta di ieri. Miniello: "Il gettone non l'avremmo comunque percepito"
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Seduta deserta per la monotematica sul futuro delle Società partecipate del Comune alla luce della Spending Review: la maggioranza ha deciso di non entrare in aula in segno di particolare sensibilità rispetto alla continua richiesta di monotematiche, che sottraggono alle casse comunali circa 20mila Euro a seduta (un consigliere d'opposizione precisa che, in realtà, sono 12mila a seduta) e che si svolgono senza che sia adottato alcun provvedimento che le giustifichi.

 

L'obiettivo del sindaco e della sua maggioranza -come ha spiegato Emiliano in sala Giunta durante la conferenza stampa – non era l'intenzione di non discutere l'argomento, ma farlo senza percepire il gettone di presenza, a mo' di assemblea pubblica o come accade in sede di commissione, in modo che i consiglieri potessero confrontarsi sul tema senza gravare sulle casse pubbliche. "Informerò anche il Prefetto -ha dichiarato Emiliano- dell'abuso di ricorso a  sedute monotematiche che sta provocando danni economici enormi al Comune di Bari e che sta paralizzando l'attività amministrativa del Comune, che invece deve proseguire (se nella settimana di lavoro viene inserita una seduta monotematica, salta la seduta effettiva del Consiglio, ndr)."

"La spending review si applica solo alla Multiservizi –ha spiegato il vicesindaco Pisicchio -, con la quale abbiamo un contratto di servizio che scade nel 2017, quindi non abbiamo nulla da mettere in campo per gli obblighi previsti dall'art.4 in materia di privatizzazioni e liquidazioni"

 

Per la minoranza( che ha lasciato l'aula nonostante la maggioranza fosse disposta a discutere l'argomento del giorno in "forma gratuita") si è espresso il consigliere Stefano Miniello: "Il numero legale non è stato raggiunto perché tutti i consiglieri del centrosinistra hanno disertato l'Aula consiliare preferendo l'aula antistante per incontrarsi privatamente. Esiste un luogo ufficiale e canonico per discutere, ed è l'aula consiliare in seduta di Consiglio comunale, a differenza di quanto pretende il Sindaco nei suoi aggiustamenti. Lo spreco di denaro c'è allorquando il Consiglio comunale vada deserto, come questa sera; in più, non c'è alcuno spreco di denaro perché non c'è gettone di presenza per i consiglieri comunali (garantito fino a 33 presenze, attualmente di gran lunga superate). L'atto del Sindaco di decidere il luogo in cui discutere, non è stata la massima espressione di democrazia."
 

martedì 23 Ottobre 2012

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Gabriele  Piscitelli
Gabriele Piscitelli
11 anni fa

Chissà sè. anche oggi i Cittadini si aspettano la stessa scenegiatà, poco gradevole, per l’immagine per l’intera Cittadinanza . Grazie S……-