La Legge Quadro sull'Inquinamento Acustico la n. 447 del 26 ottobre 1995 ha introdotto l'obbligo, per società e enti gestori di servizi pubblici trasporto e infrastrutture come ferrovie ed aeroporti, di presentare ai Comuni interessati piani per il contenimento e l'abbattimento del rumore.
Le ferrovie hanno anche l'obbligo di destinare alla mitigazione del rumore una quota, non inferiore al 7 per cento, dei fondi di bilancio destinati alla manutenzione e al potenziamento infrastrutturale. RFI, nel suo portale, dichiara che ha monitorato la propria rete per stimare i livelli sonori in ambito ferroviario, con particolare attenzione ai siti che la legge definisce "recettori sensibili": scuole, ospedali, case di cura.
Sull’argomento ritorna Carlo Cirasola, segretario del sindacato DICCAP alla Regione Puglia, che attende da tempo risposte dalle ex-ferrovie dello Stato dopo che in diverse occasioni ha chiesto pubblicamente all’ente ferroviario ed al Comune di Bari di fornire risposte nel merito.
Il silenzio di questi due enti in un certo senso mi lascia sconcertato, dichiara il sindacalista, perché 200 treni giornalmente attraversano il territorio di Palese e S.Spirito e quindi l’argomento rumore ferroviario non solo è di attualità a Palese e Santo Spirito adesso ma assumerà un’importanza vitale per il futuro quando la prevista alta-capacità sulla Napoli-Bari farà raddoppiare i treni in transito nei due quartieri a Nord di Bari. La sospetta bocciatura dei finanziamenti sull’interramento e la sciagurata ipotesi di murare i passaggi a livello conferma le mie preoccupazioni, aggiunge Cirasola. ù
Poi, continua, per le ferrovie esiste un regolamento specifico il Decreto del Presidente Della Repubblica 18 novembre 1998, n. 459, secondo il quale l’ente è obbligato a misurare i livelli di rumore lungo il percorso ferroviario, per pianificare, in accordo con gli Enti locali, gli interventi di risanamento e le priorità. Per la zona Palese-Santo Spirito questo obbligo è stato assolto? E se è stato fatta la mappatura è stata consegnata al comune di Bari e resa pubblica?
Questi alcuni degli interrogativi di Cirasola, che chiede risposte precise per la tutela della salute pubblica in quanto il rumore a certi livelli è causa accertata di malattie come l’aumento della pressione arteriosa.
Se la mappa acustica è un obbligo di Legge, conclude Cirasola, Ferrovie e Comune di Bari ne diano conto pubblicamente alla comunità di Bari e soprattutto di Palese- S.Spirito. In mancanza, in accordo con cittadini interessati e associazioni di tutela ambientale e sociale esaminerò la possibilità di inoltrare un esposto circostanziato alla Procura della Repubblica, unica istituzione (vedi ILVA Taranto) in grado di far rispettare la legge agli enti preposti a pubblici servizi che, molte volte, sono sordi alle richieste legittime dei cittadini.