Attualità

Ateneo: la novità assoluta, obbligo di frequenza alla facoltà di lettere

Orazio Rotunno
Esentato solo chi in possesso di contratto di lavoro o certificato medico
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Ricominciato da qualche settimana il nuovo anno accademico, emergono le prime problematiche denunciate dagli studenti.
Questa volta tocca alla decisione presa alla Facoltà di Lettere di Bari, che obbliga la frequenza a tutti gli studenti, eccetto chi ha un contratto di lavoro regolarmente registrato o per motivi di salute dimostrabili tramite certificato.

Il problema, e non è una novità, è che la maggior parte di studenti che lavorano sono "a nero": condizione purtroppo  "indispensabile" per guadagnare quei
pochi soldi necessari al mantenimento dei propri studi.
Per di più le tanto decantate borse di studio non arrivano mai per tempo (sarebbe bello godere della stessa intransigenza pretesa per il pagamento tasse), e quindi i poveri studenti lavoratori si ritrovano in un mare di guai.

Ebbene sì perchè, chi non frequenta, non può conseguire l'esame. Alcuni di essi sono programmati in orari difficili da rendere compatibili con
le ore di lavoro, come ad esempio quello di Linguistica, valevole ben 9 crediti, ed imprescindibile per il conseguimento della Laurea.

Numerosi sono gli studenti in protesta in queste ore, chiedono un colloquio con chi di dovere e soprattutto alla Preside Grazia Di Staso, che però già si era espressa in merito pochi giorni fa: " Abbiamo semplicemente applicato la legge, erano sempre meno gli studenti che venivano alle lezioni, ed è una discriminante fondamentale per svolgere un buon percorso didattico".

Gli studenti, a termine di regolamento, chiedono altrettanta rigidità vero quei professori che comunicano il rinvio di un esame il giorno stesso, a cospetto dei 15 giorni stabiliti per legge.
Il problema principale che sollevano gli studenti, vale soprattutto per coloro i quali sono iscritti al 3°anno.

Molti di essi avevano accettato di iscriversi al corso proprio per il vantaggio di non dover frequentare e quindi, ad esempio, poter lavorare part-time. Ora si ritrovano in una situazione nuova e non prevista, si pagano le tasse per un "prodotto" con determinati requisiti, ma che ora sono venuti meno.

venerdì 19 Ottobre 2012

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