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Questione educatrici precarie per la Provincia, la replica dell’Assessore Quarto

La Redazione
"Il bando è chiaro: nessuno è beffato"
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Qualche giorno fa è stato pubblicato sul nostro quotidiano un articolo con la lettera di una educatrice precaria che lavora da circa sei anni  per la Provincia di Bari, e che lamentava il ritardo nel pagamento degli stipendi, il tipo di contratto e l'assenza di diritto a giorni di malattia e/o maternità, nonchè la mancata risposta dall'Ente Provinciale alle sue richieste di chiarimenti.

Al fine di soddisfare il diritto di replica, pubblichiamo di seguito la nota dell'Assessore Provinciale per i servizi alla persona, problematiche socio-assistenziali e per il volontariato, Giuseppe Quarto il quale chiarisce i punti fondamentali della vicenda.

"Caro direttore,
la lettera della anonima «educatrice precaria» riporta fatti contrari a verità ed è lesiva della immagine della Provincia di Bari e della dignità della Dirigente del Servizio Politiche Sociali, Dott.ssa Rosanna Lallone. Alla redazione sarebbe bastata una telefonata per accertare che il contenuto della «denuncia» è completamente destituito di fondamento e quindi diffamatorio.

I fatti sono invece i seguenti.

Da dieci anni la Provincia offre un servizio agli studenti disabili degli istituti di istruzione superiore e alle loro famiglie per la migliore integrazione scolastica e sociale. Lo stanziamento supera i 2,5 milioni di euro l'anno e consente l'impiego di oltre 400 educatori.
Per scegliere gli educatori la Provincia effettua selezioni pubbliche e trasparenti, per titoli e colloquio, finalizzate alla stipula di convenzioni individuali per incarichi a prestazione professionale. Il bando è chiaro: nessuno è «beffato».
La Provincia riconosce un compenso pari a 17 euro l'ora: va da sé che l'importo fatturato è soggetto a ritenuta, così come accade in Italia per ogni prestazione lavorativa e/o professionale. Può essere utile tuttavia sapere che il compenso riconosciuto dai Comuni per l'analogo servizio rivolto agli alunni delle scuole primarie è pari a meno della metà (anch'esso al lordo delle ritenute).
Quanto infine ai tempi della liquidazione delle fatture, il pagamento avviene in trenta giorni, salvo errori o omissioni da parte degli educatori nella produzione della documentazione necessaria alle verifiche dell'attività svolta.
I documenti attestanti quanto  sopra  precisato sono a disposizione della S.V. presso il Servizio dell’Assessorato ove sono posti  e potranno essere da Lei esaminati in qualsiasi momento.
Il Presidente della Provincia di Bari, Prof. Francesco SCHITTULLI, è a Sua disposizione per qualsiasi ulteriori  eventuali chiarimenti."

L'Assessore

Giusepe Quarto                                                                                                            

                                                                                  
                                                                                   

 

giovedì 11 Ottobre 2012

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