Attualità

Palese, le molte incognite del campo sportivo

Gaetano Macina
I residenti pretendono sicurezza e impianti a norma
2 commenti 675

Sono trascorsi circa due anni da quando, per l’ultima volta sul terreno di gioco del campo sportivo di Palese, la squadra dell’Atletico Santo Spirito giocava la sua ultima partita di campionato di terza categoria. Da allora l’amministrazione comunale barese ha emanato un bando-farsa per trovare privati disponibili a spendere 5 milioni di euro a trasformarlo in giardino-piazza e costruire un polisportivo in via Brencola sui grandi terreni donati al Comune dal palesino Benedetto Garofalo.

Nel frattempo, la Libertas Palese, fiore all’occhiello del quartiere, promossa nel campionato di promozione, si trasferiva a Bitonto e successivamente a Noicattaro poi si son perse le tracce.

L’atletico S.Spirito per vari motivi, anche economici, non partecipava più al campionato di terza categoria. Le scuole calcio locali si trasferivano per le loro attività in quel di Torricella ed a San Pio dove le moderne e complete strutture sportive di calcio consentono di insegnare le nozioni di calcio a tanti bambini e ragazzi dei quartieri della prima circoscrizione.

In questo contesto, la struttura di via Tenente Ranieri a Palese, è stata abbandonata al logorio del tempo che sta aggravando la situazione di insicurezza dei vari manufatti ivi esistenti.

Una situazione di degrado già esistente durante il campionato di terza categoria tanto che la dirigenza dell’Atletico S.Spirito presentò due esposti alla Procura della Repubblica. La società Atletico Santo Spirito denunciava in maniera dettagliata  le pessime  condizioni in cui versava il Campo sportivo di Palese. Fra le varie cause che originarono la presentazione degli esposti c’era il black-out dell’impianto di illuminazione che  costrinse per molti giorni  tutte le società sportive a sospendere gli allenamenti e trovare altre soluzioni di ripiego per la preparazione atletica ed agonistica dei giocatori.

I dirigenti dell’Atletico denunciarono anche le condizioni pietose degli spogliatoi, frequentati ogni giorno da centinaia di giocatori, adulti e tanti bambini e ragazzi, erano  fatiscenti e sporchi. E poi la mancanza dei soffioni delle docce, i muri degli spogliatoi  sporchi e i wc quasi sempre intasati.

Successivamente, una lettera denunzia del consigliere circoscrizionale Pasquale Sasanelli indirizzata al Sindaco, all’assessore allo sport ed all’assessore ai lavori pubblici del comune di Bari.

Il consigliere Sasanelli denunciava pubblicamente la pericolosità della struttura sportiva di via Tenente Ranieri prendendo spunto dalla tragica morte di due ragazzi, accaduta in quel periodo,  durante l’attività sportiva su campi di calcio inadeguati da un punto di vista della sicurezza.

Il consigliere, nella missiva indirizzata alle autorità comunali, faveca esplicito riferimento a due fattori importanti: innanzitutto  il terreno di gioco che  non aveva  le misure di sicurezza previste dalla Legge, la recinzione metallica che delimitava  la struttura  era  a ridosso del campo stesso e presentava delle sporgenze metalliche per tutto il perimetro del terreno di gioco e, secondo lui, era  stata montata al contrario a suo tempo. Per questa ultima anomalia si erano verificati gravi incidenti a giocatori  e di cui esistono prove fotografiche inequivocabili. Mancavano le protezioni di gomma anche sui pali metallici alle spalle delle porte del campo di calcio. Gli spogliatoi non erano  a norma  sotto l’aspetto igienico sanitario e impiantistico, certamente non idonei per i piccoli atleti. Della questione interessò anche il CONI e la FIGC. Anche comuni cittadini nel corso di questi anni hanno rappresentato ai rappresentanti istituzionali locali diversi problemi, a volte gravi, che affliggevano la struttura sportiva.

Facevano  riferimento alla gradinata che, secondo loro, non era a norma e non aveva nemmeno la tettoia dove i tifosi potevano  ripararsi dalle intemperie, i bagni pubblici a fianco alle gradinate presentavano alcune crepe sui muri e scarsa pulizia. La cabina elettrica e l’impianto d’illuminazione notturna  non avevano, secondo loro,  i requisiti di sicurezza previsti dalla legge soprattutto per quanto riguarda la misurazione periodica dei valori di messa a terra. Il buon senso e la scarsa disponibilità di cassa da parte del comune doveva  convincere gli amministratori comunali a finanziare opere più utili alla comunità come poteva  essere una  vera piazza-giardino, opera molto agognata e che manca in quel di Palese. Invece l’Assessore Lacarra sulla scorta di un parere non vincolante di alcuni consiglieri circoscrizionali decide di spendere circa 500 mila euro per rifare il terreno di gioco di quel decrepito campo sportivo  fuori norma con erba sintetica.

Ma è normale tutto questo, si chiedono ancora oggi molti cittadini, quando a pochi passi a San Pio c’è una struttura sportiva degna di tale nome? Cui Prodest ? A chi giova tutto questo? E’ il grido di rabbia dei cittadini. Ed in ultimo qualcuno chiede a chi di dovere  da chi è gestita la struttura da un anno  visto che la convenzione con la società Libertas che non è più di Palese è scaduta. Ci abita qualcuno dentro? Chi detiene le chiavi? Chi ha autorizzato il Torneo di San Michele in Agosto pur sapendo che la struttura non era a norma? Domande lecite che attendono delle risposte dalle autorità competenti.

mercoledì 10 Ottobre 2012

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
2 Commenti
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
daniele abbruzzese
daniele abbruzzese
11 anni fa

L unico in grado di poter risolvere tale’problema’e` il grandissimo nico Lenoci, uomo di spessore nello sport e nella vita.
Lenoci for president !!!

gino scarcella
gino scarcella
11 anni fa

Mo è assurdo. Da quattro anni a questa parte siamo proprio caduti dalla padella alla brace. Come mai? Avevamo delle belle prospettive per la circoscrizione e invece … poveri noi. Venissero a richiedere il voto questi consiglieri che li mando scappando.