Politica

Monti a Bari, i commenti di politici e sindacati

Valentina Loporchio
Dal Pdl al Pd: più occupazione e meno tasse
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Dopo il discorso del presidente del Consiglio Mario Monti all’inaugurazione della 76ma Fiera del Levante pronti sono stati i commenti e le dichiarazioni da parte dei politici e sindacalisti locali. Di continuità con il governo Berlusconi ed il lavoro svolto dall’ex ministro Fitto parla il sen. d’Ambrosio Lettieri (PDL Bari): “Un discorso di grande rigore e concreto sul Mezzogiorno, soprattutto quando tocca i temi della coesione sui quali il premier ha riconosciuto più volte al ministro Fitto un ruolo decisivo ed efficace, considerato che il programma che oggi si sta sviluppando altro non è che quello avviato proprio dal Governo Berlusconi e in particolare dall'ex ministro. Ci auguriamo che presto arrivino risposte anche sulle risorse non ancora stanziate, su cui oggi abbiamo visto i rappresentanti di Regione e Comune di Bari deporre le armi o sorvolare. L'auspicio è che questo significhi finalmente spendere bene le risorse a disposizione. Non posso, però, non stigmatizzare la scarsa equità dell’azione del Governo a fronte di un dirompente effetto negativo sulle fasce più deboli della popolazione e la scarsa efficacia della azioni a favore delle piccole e medie imprese che chiedono misure capaci di agevolare la competitività che è il vero motore della ripresa”.

D’accordo sull’operato del governo tecnico si dichiara Angelo Sanza, segretario regionale Udc e ribadisce il no ad una possibile alleanza con Sel, “che, assieme a Di Pietro e Grillo, rappresentano oggi l'anti-montismo nel Paese e la parte più populista e demagogica della contestazione sociale. Questo governo -prosegue- sta portando avanti interventi radicali necessari per l'Italia, ma tutti orientati ad un futuro di crescita e sviluppo, che consentono di recuperare il coraggioso lavoro posto in essere dal governatore Draghi alla guida della Bce. L'attenzione verso il Sud di questo governo poi, è dimostrata sia dalla presenza odierna di Monti, che dalle sue parole: la ripresa del Paese non può prescindere da quella del Mezzogiorno”.

Dal centrosinistra le dichiarazioni della deputata Pd Margherita Mastromauro: “Un discorso concreto sul Sud quello del presidente Monti al Petruzzelli. Avremmo, però, voluto sentire impegni concreti rispetto all’allentamento dei vincoli del Patto di stabilità, al taglio del cuneo fiscale e, dunque, della tassazione sul lavoro che imprigiona lo slancio competitivo delle nostre aziende. E, non ultima, ad un’azione decisiva per semplificare le procedure della pubblica amministrazione e ingaggiare una guerra sacrosanta ed efficace non solo contro l’evasione fiscale, ma anche contro il ritardo dei pagamenti della p.a. nei confronti di imprese che devono fare i conti con bilanci appesantiti da debiti spesso dovuti ai crediti vantati e non soddisfatti proprio da enti pubblici. Si tratta di una ingiustizia intollerabile per un Paese civile”.

Per Antonio Decaro, capogruppo del Pd alla Regione, “il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha lasciato la Puglia con una nuova idea di Sud, con la visione di un territorio che non fa richieste ma proposte, e che domanda al governo soltanto di essere messo nelle condizioni di poter continuare sulla strada del proprio sviluppo, senza intralci nè brutte sorprese lungo il cammino''.

''Per questo – precisa – sono importanti le precisazioni fatte dal sindaco di Bari, Michele Emiliano, e dal governatore pugliese, Nichi Vendola: il primo – sottolinea Decaro – ha ricordato a Monti l'importanza di rivedere il sistema dei vincoli del Patto di stabilità che mette il lucchetto anche alle casse di quegli enti locali che hanno risorse disponibili ma non possono usarle. Altrettanto bene – prosegue Decaro – ha fatto il presidente Vendola a rimarcare che la Puglia non abbasserà mai la guardia davanti allo spettro delle trivelle e del petrolio, che manderebbero in fumo la nostra economia del turismo”.

Dichiarazioni anche da parte degli esponenti sindacali pugliesi. Giulio Colecchia, segretario generale Cisl Puglia, afferma che ”quella di Monti al Petruzzelli è stata una ‘lectio magistralis’ al Paese, che ha toccato comportamenti ed attese diffusi. Noi conveniamo sulla necessità che l'Italia torni ad essere un Paese 'normale', nel quale tutti pagano le tasse, si va a scuola per imparare, formarsi ed uscirne professionisti con la possibilità reale di trovare lavoro, che le imprese che innovano facciano profitti creando occupazione e che le infrastrutture ed il sistema pubblico siano funzionanti ed efficienti. La Cisl non è tra coloro che si aspettasse da Monti lo snocciolarsi delle solite promesse o l'illusione di investimenti che poi, come dimostrano le esperienze del passato, sono rimaste sulla carta e che oggi, con le note ristrettezze finanziarie, sarebbero velleitarie. Nonostante i risultati la Puglia può e deve fare di più cogliendo, dalle difficoltà in campo (come insegna la vicenda Ilva), uno spunto per far avanzare anche innovazioni culturali, come quella di considerare non più in contrasto tra loro ambiente e industria sperimentando percorsi sociali che ne favoriscano la riconciliazione”.

sabato 8 Settembre 2012

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