Una coppia di giovani, probabilmente rumeni, ha tentato di sottrarre una ingente quantità di merce al discount diventato noto a causa di questo tipo di azioni. I giovani, in possesso di proprie buste, dopo essere entrati nel discount hanno iniziato a sottrarre carne, formaggi e vari tipi di merci, ponendo gli oggetti nelle loro buste.
Sfruttando il momento di confusione (il fatto è avvenuto intorno alle 13) all’interno del supermercato, hanno tentato di uscire con le buste in mano senza essere notati. A questo punto è suonato l’allarme dell’antitaccheggio. I due, impauriti, hanno lasciato le buste con il cibo per terra e sono scappati con in mano solo una confezione di pane affettato.
A questo punto una commessa e il titolare del locale hanno iniziato l’inseguimento. Per fuggire, la coppia ha percorso tutta la via Mirenghi sino ad arrivare in Corso Mazzini, correndo a zig-zag tra le autovetture parcheggiate nella via cercando di nascondersi dai loro inseguitori che, seppur trattenuto praticamente quasi l’intero bottino, avevano una gran voglia di farsi vendetta da soli.
L’uomo è riuscito a dileguarsi in tempi brevissimi, mentre la donna è stata intercettata dalla commessa la quale si è aggrappata alla borsetta della donna costringendo quest’ultima a lasciarla e a continuare la fuga senza.
Un inseguimento con grida, urla e imprecazioni (rigorosamente in vernacolo), tipo Far West. Mancavano solo i cavalli e le pistole – almeno in apparenza.
I due giovani alla fine sono riusciti a fuggire. E’ stata subito chiamata la Polizia che, nel giro di cinque minuti, è arrivata sul luogo del reato. Nella borsetta – forse rubata – della donna sono stati trovati pochissimi effetti personali, fra cui un po’ di carta e un apparecchio elettronico.
Ora sono a lavoro le forze dell’ordine per rintracciare i due fuggitivi. Il proprietario del supermercato non ha voluto collaborare né rilasciare dichiarazioni.
gentile giornalista, come fai a distinguere la nazionalità di una persona da così pochi elementi a disposizione? E poi se è una probabilità, perchè azzardare una cosa simile. In questa maniera si fomenta il razzismo. La criminalità non ha nazionalità.
Egregio sig. Giulio Giulio. Non è mia abitudine rispondere ai commenti di chi legge i miei articoli, sopratutto quando non si firma in modo reale ma utilizza mezzucci per nascondersi. Spero questa sia la prima e ultima volta che mi si “costringe” a fare una cosa del genere, visto che sono stato incolpato di fomentare del razzismo. Io personalmente firmo tutto quello che scrivo e non ho problemi a “metterci la faccia”. Per quanto riguarda il Suo commento, sono d’accordo con Lei: infatti ho riportato le dichiarazioni – in forma indiretta ovviamente – di alcuni testimoni oculari presenti sul luogo del fatto raccontato. Anche le “vittime”, che hanno esporto denuncia alla pattuglia della Polizia di Stato, presumevano tale nazionalità. Per quel che mi riguarda non è mia intenzione fomentare nessuna forma di razzismo. La criminalità non ha nazionalità e non bisogna fare di tutta l’erba un fascio. Io faccio il giornalista e quindi riporto fatti, dichiarazioni e commenti. Con stima, D.I.
Il 56% dei reati contro il patrimonio sono attribuiti a rumeni, albanesi ecc. Quindi come puo notare molti di loro era meglio se si stavano alla casaVIA DALL’ITALIA. Rimanessero solo gli onesti… VIAAAAAA